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Arrestata una banda “sinti” dei bancomat

I Carabinieri della Compagnia di Salò, in collaborazione con personale dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso e Vicenza, nelle prime ore di questo venerdì 16 novembre, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due cittadini italiani di origine sinti, un 43 enne residente nel trevigiano e un 38 enne nel padovano, ritenuti responsabili in concorso tra loro unitamente ad un 45 enne e ad un 55 enne sinti residenti in provincia di Padova, dei reati di detenzione illegale di arma da guerra ed esplosivo, ricettazione, tentato furto e furto ai danni di dispositivi bancomat presso istituti di credito nonché di riciclaggio e incendio.

Nei confronti dei quattro uomini, tutti con precedenti specifici, e di altre due persone – un 25 enne di origini sinti residente nella provincia di Padova ed una cittadina rumena 31 enne della provincia di Treviso, indagati per favoreggiamento reale e personale – sono stati eseguiti provvedimenti di perquisizione personale e domiciliare. L’attività d’indagine trae origine dal tentato furto del bancomat della Banca di Credito Cooperativo del Garda di Padenghe sul Garda del 14 ottobre 2017 , durante il quale cinque soggetti – uno di questi con funzione di vedetta ed armato di fucile d’assalto – dopo aver divelto in parte lo sportello bancomat, ed aver piazzato all’interno una carica esplosiva azionata da un dispositivo elettrico, provocavano l’esplosione dell’ATM senza tuttavia riuscire a prelevare il contenuto della cassa. Le indagini dei Carabinieri di Salò prontamente attivate e dirette in ogni fase dalla Procura della Repubblica di Brescia, consentivano di risalire a una Porsche Cayenne di colore bianco utilizzata dal gruppo criminale. La successiva attività investigativa, svolta anche mediante attività tecnica e con la collaborazione del personale del Comando Provinciale di Treviso, permetteva ai militari di localizzare l’autovettura utilizzata (successivamente data alle fiamme dal gruppo quando non ritenuta più “sicura”) e di raccogliere elementi di colpevolezza nei confronti dei 4 soggetti che, nel corso dell’attività d’indagine, si rendevano altresì responsabili del tentato furto al bancomat della filiale Unicredit di Ozzano dell’Emilia (BO) il 1° novembre 2017; del furto aggravato presso la B.C.C. Cassa Padana di Bovolone (VR) l’8 novembre 2017, con provento di 8.000 euro. Nel corso dell’attività investigativa, in provincia di Padova, all’interno di un tombino stradale usato dalla banda come nascondiglio, veniva altresì sequestrato un fucile d’assalto, funzionante e completo di caricatore con 19 colpi.

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