La procura di Brescia apre un’inchiesta sulla morte dell’aviere 39enne, annegato tra le acque del Garda domenica 2 dicembre, durante un’immersione subacquea.
Probabile una malore mentre il sub era a 40 metri di profondità, all’altezza di Toscolano Maderno. Già in profondità i due colleghi, gli stessi che hanno poi lanciato l’allarme, avrebbero percepito che qualcosa non andava. I due uomini avrebbero cercato di riportarlo in superficie ma nel buio del fondale l’avrebbero perso di vista.
Immediate le ricerche per cercare l’uomo, ritrovato senza vita poche ore dopo. Un controllo dell’attrezzatura ha verificato l’assenza di malfunzionamenti nella bombola e nella dotazione. La procura ha aperto un’indagine per far luce sulle dinamiche alla base dell’incidente: nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsia sulla salma. Tra le ipotesi più accreditate resta quella del malore.