Le stazioni continuano ad essere terra di nessuno nonostante l‘aumento delle forze dell’ordine che in un primo momento erano riuscite a ottenere risultati interessanti recuperando il territorio finto sotto il controllo degli spacciatori , ma una Nuova aggressione ai danni di due agenti di polizia nelle scorse ore in stazione a Brescia e nuova, dura, presa di posizione dei sindacati di categoria per la fornitura di pistole elettriche taser anche alla Polfer e non solo ad altri reparti.
Venerdì gli agenti della Polizia Ferroviaria erano intervenuti a bordo di un treno dove un passeggero, senza biglietto, si rifiutava di scendere. Gli agenti lo hanno portato a terra ma invece di allontanarsi si è seduto a terra vicino ad un binario. Gli agenti a quel punto lo hanno spostato di forza in una zona sicura, dove non rischiasse di essere investito da un convoglio in transito e a quel punto ha iniziato a dimenarsi, colpendo i poliziotti con calci e pugni che hanno provocato lesioni per prognosi rispettivamente di ventuno e sette giorni. A quel punto l’uomo, poi risultato essere uno straniero clandestino, è stato arrestato e poi espulso.
Il sindacato Sap ha diffuso in giornata una nota: «Solo tre giorni fa ci siamo trovati a segnalare l’assoluta e dimostrata efficacia di mezzi di coercizione come il taser, che in un intervento simile, ha evitato che il personale di Polizia e il soggetto minaccioso riportassero lesioni» dichiara il segretario provinciale Andrea De Biasi. «Non è accettabile che uno strumento come il taser non sia fornito al personale che si trova ad intervenire quotidianamente nelle stazioni».