I ghiacciai alpini sono sempre più a rischio di scomparire a causa delle forti ondate di caldo estivo. Tra questi, compare anche il nome del ghiacciaio del Gleno, l’ultimo perenne presente sul versante bergamasco delle Orobie. In dodici mesi, lo spessore si è ridotto di due metri. Meno di un secolo fa, non si sarebbe mai presa in considerazione l’ipotesi di un rischio di scioglimento, si trovava infatti centinaia di metri più a valle rispetto ad oggi. A testimoniarlo sono i depositi morenici che sono rimasti dopo la sua ritirata e le misurazioni effettuate da diversi enti. Con questi dati è emerso che durante il periodo di massima espansione, la massa del ghiacciaio aveva un’area di 100 ettari, compresa tra la Cima Trobio ed il Pizzo Recastello. La massa poi si separò in due vedrette (denominate poi Trobio occidentale e orientale) nel 1942 e dopo trent’anni divennero tre -quella orientale di separò di nuovo-.
Immagine de L’Eco di Bergamo.