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È stata fissata dal Gup Giovanni Pagliuca l’udienza preliminare legata alla richiesta di rinvio a giudizio depositata lo scorso 6 maggio dal pm Caty Bressanelli nei confronti di cinque componenti dell’Associazione Croce del Papa.

In aula dovranno comparire don Santo Chiapparini, monsignor Ivo Panteghini, don Filippo Stefani, Elsa Belotti e Lino Balotti. L’udienza si svolgerà alle 9.00 di mercoledì 8 novembre. Il procedimento giudiziario è nato in seguito al crollo del 24 aprile 2014 quando morì Marco Gusmini di Lovere schiacciato dalla croce. Nel filone principale del processo sono finiti l’attuale sindaco di Cevo Silvio Citroni., che ha patteggiato la pena, l’ex primo cittadino Mauro Bazzana, assolto con formula piena, il presidente dell’Associazione Croce del Papa Marco Maffessoli e il direttore dei lavori Renato Zanoni, entrambi rinviati a giudizio; il tecnico del Comune Ivan Scolari è condannato a un anno con il rito abbreviato. Nel frattempo si è aperto un secondo filone giudiziario della vicenda, legato al fatto che la famiglia di Marco Gusmini aveva ricorso al Tar contro la decisione del pm Bressanelli di eliminare dall’inchiesta i 5 membri della Croce del papa. Il Tar ha dato ragione alla famiglia ed il pm Bressanelli ha avuto l’incarico di svolgere ulteriori indagini sui 5, al termine delle quali il giudice Alessandra Sabatucci ha deciso per il loro rinvio a giudizio. Ai membri dell’Associazione viene imputato di non aver adempiuto agli obblighi di manutenzione previsti dal manuale d’uso del manufatto ligneo e, comunque, di non aver rispettato le cautele manutentive consigliate dall’ordinaria diligenza, prudenza e perizia, in particolare non provvedendo alla verifica dello stato del legno e alla conseguente catramatura periodica. I legali dei 5 imputati sono fiduciosi di poter far valere in giudizio quanto a sua volta dimostrato da Mauro Bazzana, coinvolto nel filone principale dell’inchiesta e assolto con formula piena. Intanto i genitori di Marco Gusmini hanno ricevuto l’indennizzo patteggiato con le compagnie di assicurazione e, pertanto, nel processo contro i 5 ultimi imputati non potranno avere alcun tipo di rivalsa.