I dati del rapporto Ismea-Qualivita sulla ‘DOP economy’ fotografano una Lombardia da primato. Con un valore che sfiora i 2,5 miliardi di euro nel 2022 e un aumento del 14,6% sul 2021, il nostro comparto dei prodotti a denominazione è quello che cresce di più in Italia” I 75 prodotti, DOP e IGP della Lombardia, tra cibi e vini, ‘pesano’ per il 16% sul valore dell’agroalimentare, grazie ai quasi 2 miliardi di euro del comparto cibo e ai quasi 500 milioni di euro del comparto vinicolo.
“In Lombardia – afferma l’assessore Alessandro Beduschi – si producono cinque dei primi dieci formaggi DOP italiani per valore: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone Valpadana e Taleggio. Nel comparto dei prodotti a base di carne non solo la Bresaola della Valtellina è quarta assoluta, ma la maggior parte dei grandi salumi nazionali sono alimentati nostri allevamenti. Grandissima anche la crescita dei nostri vini con +18,1% trainata da Franciacorta, Lugana, Oltrepò, Valtellina e Garda. È il risultato di un lavoro straordinario delle filiere lombarde e dei Consorzi che lavorano per promuovere tutte le nostre eccellenze”.
Significativo anche il risultato delle province lombarde: Brescia (878 milioni di euro) è nella ‘top ten’ italiana al quinto posto, mentre valori significativi vengono registrati anche dagli altri territori: Sondrio (291 milioni di euro), Bergamo (76 milioni di euro), Guardando al solo comparto cibo sono ben 4 le province lombarde tra le prime dieci italiane per valore: Mantova (+18,2%), Brescia (+17,8%), Cremona (+12,7%) e Sondrio (+4,5%), mentre per il settore vitivinicolo spicca la crescita di Brescia (+26,6%), ottava assoluta in Italia.