“Regione Lombardia mette a disposizione per i circa 1.500 agriturismi del territorio 6,5 milioni di euro, attraverso il bando della misura 6.4.01 del Programma di sviluppo rurale. Le domande dovranno essere presentate a partire da lunedì 7 luglio“. Lo anticipa l’assessore all’Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, ricordando “il ruolo degli agriturismi nell’ambito dell’agricoltura multifunzionale, della valorizzazione delle risorse ambientali e dei prodotti aziendali di qualità, dello sviluppo dei territori in termini economici, sociali e occupazionali anche nelle aree più marginali e svantaggiate della regione”.
OBIETTIVI DELLA MISURA – L’operazione 6.4.01 concorre ad alcuni obiettivi del Psr, legati in particolare al miglioramento della redditività e competitività aziendale, in particolare migliorando le prestazioni economiche e la diversificazione, favorendo la qualificazione professionale e il ricambio generazionale, l’adozione di energie rinnovabili. “Finalità trasversali – puntualizza l’assessore Fava – che tutelano il sistema agricolo produttivo e ambientale nel suo complesso, attraverso appunto l’innovazione, la salvaguardia dell’ambiente, la mitigazione dei cambiamenti climatici”.
DOMANDA E CONTRIBUTI – La domanda deve essere presentata, da lunedì 7 luglio fino alle ore 12 di lunedì 11 settembre, esclusivamente per via telematica. Il richiedente, a partire dalla pubblicazione sul Burl dell’elenco delle imprese finanziate, ha 24 mesi di tempo per la conclusione degli interventi oggetto di finanziamento. Il contributo erogato, espresso in percentuale della spesa ammessa, al netto dell’Iva, è in regime di “de minimis” e non potrà essere superiore a 200.000 euro per beneficiario nell’ultimo triennio di esercizio (calcolato a partire dalla data dell’aiuto). Rispetto al bando precedente dedicato all’agriturismo, in caso di superamento della soglia dei 200.000 euro per beneficiario nel triennio, la domanda sarà comunque ammissibile, ma l’importo verrà abbattuto e riportato al massimale previsto dal regime. Possono presentare domanda per i finanziamenti destinati a questa attività le imprese agricole individuali e le società agricole di persone, capitali o le cooperative in possesso del certificato di connessione che intendono, in linea con lo spirito della normativa di settore, recuperare attraverso la ristrutturazione, il restauro o risanamento conservativo compresi la realizzazione di volumi tecnici, l’ampliamento e l’adeguamento di servizi igienici, la realizzazione di impianti tecnologici, le strutture agricole esistenti e non più necessarie all’attività agricola. Sono anche possibili interventi per la predisposizione, in ambito aziendale, di aree attrezzate per l’agricampeggio e la sosta di roulotte e caravan, la realizzazione di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici, compreso il loro allestimento. Sarà data priorità alle domande inerenti alle zone di montagna e di collina.
IL BANDO PRECEDENTE – Nel primo bando dell’operazione 6.4.01, nell’ambito della programmazione 2014-2020, le domande ammesse a finanziamento sono risultate 54, per un importo complessivo di contributo pari a 6.070.460,58 euro, ripartito in 43 domande in zona di collina e di montagna (4.625.170,21 €) e 11 domande finanziate in pianura, per un importo di 1.445.290,37 euro. “Grazie all’agriturismo, la campagna lombarda ha potuto salvare una parte importantissima dei fabbricati rurali storici e di pregio – ricorda Fava – e ha fatto sopravvivere l’agricoltura tradizionale in zone difficili, come montagna e collina”.