L’incontro regionale di Donne Coldiretti Lombardia che si è svolto tra le colline di Scanzorosciate e la sede SACBO di Grassobbio, ha rappresentato un momento di confronto strategico sul futuro dell’imprenditoria agricola al femminile. Le partecipanti, provenienti da tutte le provincie lombarde, si sono ritrovate nel cuore della Bergamasca per conoscere esperienze agricole al femminile e approfondire una sinergia innovativa: quella tra agricoltura e traffico aeroportuale, due mondi solo apparentemente distanti ma sempre più connessi in ottica di turismo, sostenibilità e presidio del territorio.
La giornata si è aperta alla Cantina Martinelli di Scanzorosciate, con un focus dedicato al Moscato di Scanzo DOCG, emblema di un’agricoltura identitaria e di qualità. Dopo la visita e il pranzo in azienda, il Coordinamento regionale, guidato da Francesca Biffi e accolto dalla responsabile di Donne Coldiretti Bergamo Elena Lazzarini, si è trasferito nel pomeriggio nella sede della SACBO, società di gestione del Milan Bergamo Airport, uno degli scali più dinamici d’Europa.
Al centro del confronto, la possibilità per le imprese agricole di valorizzare i flussi turistici in arrivo sullo scalo per promuovere prodotti, esperienze e ospitalità rurale. Con 17,3 milioni di passeggeri nel 2024, 145 destinazioni servite in 40 Paesi e un costante impegno verso la sostenibilità ambientale, l’aeroporto si conferma una vera porta d’ingresso al territorio lombardo.
Dopo il saluto del presidente SACBO Giovanni Sanga, la direttrice SACBO Amelia Corti ha parlato dell’impostazione dell’aeroporto e delle sue politiche di connessione con il territorio, sottolineando l’importanza del dialogo tra realtà produttive. “L’agricoltura e l’aeroporto – ha dichiarato – condividono una responsabilità: quella di far conoscere e proteggere il territorio. E le donne, oggi, sono protagoniste credibili e competenti di questo processo”.
Dario Nanna, commerciale aviation Sacbo, ha quindi illustrato i dati sul traffico passeggeri e sulle opportunità per il turismo esperienziale in chiave rurale, mentre Elena Massoletti, sustainable development- environment Sacbo, ha evidenziato l’impegno dello scalo nella tutela della biodiversità e nella prevenzione dei rischi fitosanitari legati all’arrivo di merci e persone da tutto il mondo.
Il direttore di Coldiretti Bergamo Erminia Comencini ha sottolineato che l’iniziativa si inserisce in un percorso di crescita che vede il mondo agricolo sempre più coinvolto in una narrazione territoriale che va oltre il prodotto fine a se stesso: l’agricoltura diventa presidio culturale, ambientale ed esperienziale, capace di dialogare con i flussi turistici e le dinamiche internazionali. Le imprenditrici agricole possono così intercettare nuovi segmenti di pubblico, offrendo esperienze autentiche legate al cibo, alla natura e alle tradizioni locali.
Tra le buone pratiche valorizzate nel corso dell’incontro, anche l’anello ciclopedonale che circonda l’aeroporto – connesso alla Ciclovia della Cultura e alle principali arterie turistiche di pianura e montagna – e la bike-room a disposizione di viaggiatori e cicloturisti. Una mobilità dolce che si sposa perfettamente con la filosofia delle aziende agricole a conduzione femminile, attente al benessere, alla biodiversità e alla valorizzazione dei paesaggi.
Dai lavori della giornata è emerso un messaggio chiaro di cui Donne Coldiretti vuole farsi portatrice “Le aziende agricole non sono solo luoghi di produzione, ma veri e propri presìdi culturali ed economici. Il turismo, se ben governato, può rappresentare un motore di sviluppo sostenibile. E le donne sono in prima linea a guidare questo cambiamento”.
La giornata si è aperta alla Cantina Martinelli di Scanzorosciate, con un focus dedicato al Moscato di Scanzo DOCG, emblema di un’agricoltura identitaria e di qualità. Dopo la visita e il pranzo in azienda, il Coordinamento regionale, guidato da Francesca Biffi e accolto dalla responsabile di Donne Coldiretti Bergamo Elena Lazzarini, si è trasferito nel pomeriggio nella sede della SACBO, società di gestione del Milan Bergamo Airport, uno degli scali più dinamici d’Europa.
Al centro del confronto, la possibilità per le imprese agricole di valorizzare i flussi turistici in arrivo sullo scalo per promuovere prodotti, esperienze e ospitalità rurale. Con 17,3 milioni di passeggeri nel 2024, 145 destinazioni servite in 40 Paesi e un costante impegno verso la sostenibilità ambientale, l’aeroporto si conferma una vera porta d’ingresso al territorio lombardo.
Dopo il saluto del presidente SACBO Giovanni Sanga, la direttrice SACBO Amelia Corti ha parlato dell’impostazione dell’aeroporto e delle sue politiche di connessione con il territorio, sottolineando l’importanza del dialogo tra realtà produttive. “L’agricoltura e l’aeroporto – ha dichiarato – condividono una responsabilità: quella di far conoscere e proteggere il territorio. E le donne, oggi, sono protagoniste credibili e competenti di questo processo”.
Dario Nanna, commerciale aviation Sacbo, ha quindi illustrato i dati sul traffico passeggeri e sulle opportunità per il turismo esperienziale in chiave rurale, mentre Elena Massoletti, sustainable development- environment Sacbo, ha evidenziato l’impegno dello scalo nella tutela della biodiversità e nella prevenzione dei rischi fitosanitari legati all’arrivo di merci e persone da tutto il mondo.
Il direttore di Coldiretti Bergamo Erminia Comencini ha sottolineato che l’iniziativa si inserisce in un percorso di crescita che vede il mondo agricolo sempre più coinvolto in una narrazione territoriale che va oltre il prodotto fine a se stesso: l’agricoltura diventa presidio culturale, ambientale ed esperienziale, capace di dialogare con i flussi turistici e le dinamiche internazionali. Le imprenditrici agricole possono così intercettare nuovi segmenti di pubblico, offrendo esperienze autentiche legate al cibo, alla natura e alle tradizioni locali.
Tra le buone pratiche valorizzate nel corso dell’incontro, anche l’anello ciclopedonale che circonda l’aeroporto – connesso alla Ciclovia della Cultura e alle principali arterie turistiche di pianura e montagna – e la bike-room a disposizione di viaggiatori e cicloturisti. Una mobilità dolce che si sposa perfettamente con la filosofia delle aziende agricole a conduzione femminile, attente al benessere, alla biodiversità e alla valorizzazione dei paesaggi.
Dai lavori della giornata è emerso un messaggio chiaro di cui Donne Coldiretti vuole farsi portatrice “Le aziende agricole non sono solo luoghi di produzione, ma veri e propri presìdi culturali ed economici. Il turismo, se ben governato, può rappresentare un motore di sviluppo sostenibile. E le donne sono in prima linea a guidare questo cambiamento”.
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