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Pesantemente colpite molte strutture aziendali della bergamasca, come stalle, serre e capannoni.
 
E’ sempre più alto il prezzo che l’agricoltura bergamasca sta pagando per gli effetti del maltempo che nei mesi di  giugno e luglio ha bersagliato   diverse aree della provincia.  Dopo l’ultimo nubifragio, secondo le stime di Coldiretti Bergamo, il bilancio dei danni è ormai salito a 5 milioni di euro.
 
La furia degli eventi atmosferici che domenica scorsa ha colpito in modo pesante il territorio di diversi comuni ha causato situazioni estremamente critiche. 
 
Vento fortissimo, piogge intense e grandinate a macchia di leopardo hanno interessato soprattutto la fascia che comprende  Calcinate, Mornico al Serio,  Zanica, Comun Nuovo, Bergamo, Dalmine,  Lallio, Treviolo e Brembate anche se il maltempo ha colpito un po’ ovunque. Alberi abbattuti, mais ormai vicino alla raccolta piegato o spezzato, colture in campo completamente sommerse dall’acqua o triturate dai chicchi di grandine ma anche tetti scoperchiati e capannoni danneggiati. Moltissime le serre divelte e con le coperture  strappate. In alcune zone per molte ore è mancata la corrente e le operazioni di mungitura si sono svolte in modo difficoltoso. Sul Monte Torrezzo ai Colli di San Fermo  una bovina è stata uccisa da un fulmine.
 
L’impatto di questo ultima ondata di tempo instabile con episodi estremi e repentini è stato particolarmente disastroso– sottolinea Coldiretti Bergamo – e ha causato danni di notevole entità in quanto oltre alla campagna ha colpito anche diverse strutture aziendali come stalle, capannoni e serre, quindi le perdite sono aumentate in modo esponenziale”.