Assessore: cambiamento da noi chiesto nella missione a Bruxelles
Regione Lombardia, attraverso il commento dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, accoglie con favore il nuovo corso della politica agricola europea, delineato dal vicepresidente esecutivo della Commissione UE, Raffaele Fitto, e dal Commissario UE all’Agricoltura, Christophe Hansen. “Un cambio di passo annunciato e necessario – afferma Beduschi – per correggere gli errori di un ambientalismo di facciata che, negli ultimi anni, ha penalizzato il settore primario, senza reale beneficio per l’ambiente e la sostenibilità”.
Lombardia, soddisfazione per nuova politica agricola europea
“Diamo atto al Governo – prosegue Alessandro Beduschi – e in particolare al ministro Lollobrigida di aver portato avanti con determinazione una battaglia che così trova finalmente riscontro nelle politiche europee. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti, perché il comparto agricolo non può più permettersi attese e incertezze dall’Europa”.
Urgenti interventi per settori chiave
L’assessore ha poi sottolineato come sia prioritario intervenire su questioni chiave per il futuro del settore, a partire dalla revisione della Direttiva Nitrati, che in Lombardia ha imposto limiti e vincoli spesso scollegati dalla realtà produttiva. Lo stesso vale per l’equiparazione del digestato come fertilizzante, come abbiamo richiesto nella missione a Bruxelles con il presidente Fontana. Servono regole più aderenti alle esigenze degli agricoltori, capaci di coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica delle aziende.
Ultima chiamata per salvare agricoltura europea
“Questa legislatura – conclude l’assessore Beduschi – rappresenta l’ultima chiamata per salvare l’agricoltura europea. Se non si interviene con misure concrete, il rischio è quello di assistere alla chiusura di stalle e aziende, con la conseguente perdita non solo di una storia secolare, ma anche della capacità di produrre cibo in Italia, a vantaggio di Paesi dove si coltiva e alleva senza controlli, oppure di qualche multinazionale del bioreattore. E questo non possiamo permettercelo”.
Foto ed articolo Lombardia Notizie