Un piano apparentemente perfetto, fino a quando è stato colto in flagrante dai militari. Un 56enne pregiudicato di Darfo Boario Terme, costretto alla detenzione domiciliare, aveva architettato un modo per evadere dall’abitazione e scendere nel bar sotto casa, fino a quando è stato scoperto nel pomeriggio di venerdì 5 luglio. Aveva collegato il citofono ad un cicalino che portava addosso e che lo avvisava quando i Carabinieri suonavano alla sua porta per verificare che fosse in casa, in questo modo, attraverso una scala interna che dal bar conduceva al pianerottolo del suo appartamento, riusciva a farla franca ingannando i militari. Tutto era filato liscio come l’olio fino al pomeriggio di venerdì, quando i militari lo hanno sorpreso al bancone del bar a bere un’aperitivo in compagnia di una donna che è scappata appena vista l’auto degli agenti. L’uomo è stato tratto in arresto per evasione. Il 56enne stava scontando una pena definitiva a 5 anni di reclusione, due dei quali già scontati in carcere, per furto di autovetture e ricettazione. Dopo l’arresto, al termine dell’udienza di convalida, è stato associato al carcere di Canton Mombello.
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