E’ importante tenere alta la guardia contro i rischi legati alla diffusione dell’afta epizootica, a partire da un aumento dei controlli alle frontiere. L’appello arriva da Coldiretti Bergamo visti i recenti focolai della malattia riscontrati in Germania.
Seppur non pericolosa per gli essere umani, l’afta epizootica – spiega Coldiretti Bergamo – è una malattia devastante per gli animali, che si manifesta con vesciche dolorose sulla bocca, sulla lingua, sul muso e sulle zampe, rendendo difficile ai capi cibarsi o addirittura camminare e imponendone l’isolamento o l’abbattimento.
La preoccupazione è alta visto che a livello nazionale lo scorso anno sono aumentate di quasi il 70% le importazioni di animali vivi dalla Germania, tra mucche, pecore e maiali.
“La diffusione di una nuova epidemia – sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Gabriele Borella – sarebbe un ulteriore colpo per i nostri allevatori dopo un’annata tra le più difficili mai vissute, tra peste suina africana e lingua blu, arrivata peraltro proprio dal Nord Europa. Le aziende stanno già vivendo un momento di difficoltà a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e delle turbolenze dei mercati dovuti alle varie crisi internazionali, ulteriori abbattimenti e limitazioni alla movimentazione degli animali sarebbero un vero colpo, per questo sono fondamentali i controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero”.