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Riceviamo e pubblichiamo

 

 

Ringrazio innanzitutto per la sollecita risposta alla mia comunicazione che denota la necessaria sensibilità verso una questione che condiziona la qualità della vita di migliaia di persone. Mi ero ripromesso di non replicare perché credo di aver espresso chiaramente nella mia precedente le criticità conseguenti alla sua decisione di “sparpagliare” le rotte e non ho alcuna intenzione di innescare una diatriba personale che risulterebbe inconcludente.

Nella sua risposta ci sono un paio di punti che ritengo necessario precisare. Nel testo si legge: “confido che i soggetti coinvolti – Sacbo, Enac, ed Enav – riescano velocemente a garantire la fedele applicazione di quanto è stato deciso dalla Commissione e testato da Arpa”. Mi risulta che la Commissione aeroportuale non abbia mai avallato questa sperimentazione, anzi. La maggioranza della commissione era contraria e visto il rischio di bocciatura, ENAV ha pensato bene di non procedere alla votazione prendendosi la responsabilità sperimentare la sua richiesta senza l’avallo degli altri Enti. Questo passaggio non mi sembra irrilevante. Si legge anche che la Commissione nel 2009 decise di “sacrificare” Colognola. Niente di più sbagliato. La decisione fu presa in seguito ai rilievi di ARPA che dimostravano chiaramente come le “nuove” rotte creavano disagio ad un numero più limitato di persone. Ed è illusorio pensare di “risolvere” i problemi di Colognola, Campagnola e dintorni sparpagliando le rotte.

Qualsiasi decisione si prenda, gli aerei continueranno necessariamente a passare sopra di loro. L’unico modo per risolvere i loro problemi di rumore è quello di non far partire gli aerei, non quello di spostare le rotte di qualche metro creando disagio ad altre decine di migliaia di persone. Infine il riferimento alle norme di legge che stabiliscono che la soglia dei 65 decibel sia quella discriminante tra il rumore sopportabile o meno ha una valenza pratica molto labile. Il numero indicato rappresenta una media e pur se in base logaritmica non rappresenta l’impatto reale. La invito a passare alcune ore nei quartieri a sud dell’aeroporto della sua città e ad ascoltare i commenti delle persone prima di dare per scontato che le nuove rotte portino un miglioramento complessivo della situazione.

Confidando nella sua sensibilità e nella sua pragmaticità colgo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

Gianfranco Masper, consigliere provinciale