La difesa di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, annuncia una denuncia per frode processuale in vista di una richiesta di revisione del processo.
Lo ha comunicatolo stesso difensore a margine di un’intervista a un ex consulente del pm di Bergamo al settimanale Oggi. Il consulente sostiene che “il Dna di Ignoto 1 è sempre stato al San Raffaele, dove è stato conservato. “Grazie al settimanale scopriamo che non è vero. Il materiale genetico c’è sempre stato e c’è ancora. La superperizia si può e si deve fare”, afferma l’avvocato Claudio Salvagni. Ora si attende la pronuncia del tribunale sulla richiesta che potrebbe riaprire ilo processo con altre prospettive, ma potrebbe anche archiviare in via definitiva la richiesta. Gli avvocati di Bossetti, Salvagni e Camporini, avevano già paventato l’idea di ricorrere al Tribunale dei Diritti dell’uomo dell’Aja. Prima, però, devono essere esperiti tutti i gradi possibili di indagini e iter processuali in Italia.