Si è tenuta questa mattina, venerdì 27 settembre, presso l’Aula Magna della Sede di Sant’Agostino la Cerimonia di proclamazione dei Dottori di ricerca dell’Università degli studi di Bergamo, inserita nel PhD Day 2024: protagonisti i 32 neodottori e le neodottoresse di ricerca, ai quali l’ospite d’eccezione dell’appuntamento Peter Benz, Magnifico Rettore della Bauhaus-Universität Weimar, ha rivolto la sua lectio magistralis esortandoli ad affrontare il futuro con coraggio, augurando loro il meglio e auspicando nella loro capacità di gestire l’incertezza che contraddistingue la vita in generale, e la fase di vita post-dottorato nel loro caso specifico.
Intervenuto in scia ai saluti istituzionali del Rettore prof. Sergio Cavalieri, che ha ricordato l’importanza del PhD Day in qualità di “giornata che esalta la missione fondamentale dell’università: formare le future generazioni di ricercatrici e ricercatori, assicurando una continuità nel rigore metodologico e nei valori etici. Questo impegno si concretizza attraverso l’incremento dei percorsi di dottorato, le collaborazioni internazionali e l’offerta di opportunità di studio e ricerca presso enti esteri. La ricerca scientifica, come l’arte, deve mirare alla bellezza e alla perfezione, in un costante sforzo di oltrepassare i limiti della conoscenza”, il prof. Peter Benz nel suo intervento ha detto: “Essere un artista – o nel mio caso, un designer – significa avere il coraggio di non avere paura. In tedesco abbiamo un termine meraviglioso, ‘Zuversicht’, che potremmo tradurre in italiano come ‘fiducia’. Tuttavia, non sono sicuro che questa traduzione catturi tutte le sfumature. ‘Zuversicht’ non è solo speranza, ma una fiducia attiva e vitale, che include l’auto-efficacia, cioè la convinzione di poter prendere in mano la propria vita e farne qualcosa di grande. Voi avete completato un dottorato, e solo lo 0,5% della popolazione italiana può vantare un tale risultato. Chi, se non voi, dovrebbe avere la fiducia e il coraggio di affrontare l’incertezza? Credo persino che abbiate il dovere di essere coraggiosi e fiduciosi, un obbligo verso una società in difficoltà.”
La giornata di appuntamenti dedicati ai dottorandi è iniziata alle 9:30 con il momento di Welcome rivolto ai neo immatricolati del XL ciclo, seguito dalla Cerimonia di proclamazione e, nel primo pomeriggio, dall’esposizione e la presentazione di poster scientifici da parte dei 32 dottorandi (iscritti al secondo anno di corso) dell’Università degli studi di Bergamo e di 14 dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Alle 17, sempre nella sede di Sant’Agostino presso l’Aula Magna, l’inaugurazione della XXII edizione di BergamoScienza alla presenza di Frances Hamilton Arnold, Premio Nobel per la Chimica 2018.
PROFILO DEI DOTTORI DI RICERCA UNIBG
(Fonte: Report 2024 di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale dei dottori di ricerca dell’Università di Bergamo)
Il IX Report sulla Condizione occupazionale ha riguardato 56 dottori di ricerca del 2022 dell’Università di Bergamo.
Il tasso di disoccupazione a un anno dal conseguimento del titolo è nullo, a riprova del fatto che i dottori di ricerca UniBg sono velocemente assorbiti dal mercato del lavoro. La retribuzione mensile netta è, in media, pari a € 1.771. L’81,6% degli occupati svolge una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione. Il 90,9% ritiene che il titolo di dottore di ricerca sia molto efficace, efficace o abbastanza efficace per il lavoro svolto. Il 42,5% dei dottori di ricerca è occupato nel settore pubblico, il 55% in quello privato, mentre il 2,5% è occupato nel settore non profit. Il settore dei servizi assorbe l’87,5% dei dottori di ricerca, mentre l’industria accoglie il 12,5% degli occupati. Il 2,5% lavora all’estero.
L’alleanza BAUHAUS4EU
https://www.unibg.it/internazionale/network-internazionali/bauhaus4eu
L’alleanza BAUHAUS4EU, di cui UniBg è membro, che ha per capofila l’omonima università di Weimar ed è composta da 10 università di 9 diverse nazioni (Germania, Francia, Portogallo, Polonia, Bulgaria, Grecia, Svezia, Albania, Italia), promuove la mobilità internazionale dei suoi studenti, docenti, ricercatori e personale offrendo anche format didattici innovativi, per consentire al maggior numero possibile di membri della comunità accademica – studenti, docenti, personale amministrativo – di acquisire un’esperienza all’estero in Europa. Al centro della collaborazione ci sono anche altri progetti lungimiranti nel campo dell’insegnamento e della ricerca, quali la creazione di (infra)strutture congiunte, tra cui un Campus Digitale Europeo tra tutte e dieci le università.
Le dieci università partner si sono poste l’obiettivo di supportare lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle loro regioni attraverso la cooperazione internazionale e multilaterale. A tal fine, le attuali sfide regionali sono condivise all’interno della rete e affrontate congiuntamente attraverso format innovativi di insegnamento, ricerca e scambio. La collaborazione valorizza le competenze complementari delle università e dei loro partner regionali, nonché i temi e i valori dell’iniziativa europea “New European Bauhaus” (“Bello, sostenibile, insieme”).
L’alleanza ha ottenuto un finanziamento di 14 milioni e 400 mila euro per i prossimi quattro anni.