Torna a riempirsi lo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme: la cittadina brembana ospita la kermesse estiva dei tornei organizzati dal Comitato Coppa Angelo Quarenghi. Ad aprire le danze, quest’ anno, è l’inedita Coppa Stefano Salvi il 16 e 17 agosto, nuova competizione per la categoria Primavera che vede trionfare la Cremonese in finale contro l’Albinoleffe e nella finalina è l’Atalanta a superare i pari età dell’Hellas Verona.
“Quest’anno abbiamo esordito con un torneo dedicato alle squadre Primavera di Atalanta, Verona, Albinoleffe e Cremonese – spiega il presidente del Comitato dottor Giampietro Salvi -. È il primo per questa fascia di età in tutta la Provincia, devo dire che è un grande successo di pubblico e di gioco, ora godiamoci la finale”. L’intitolazione del torneo è speciale: “Abbiamo voluto dedicarlo a mio fratello Stefano, che giocava a calcio nella Brembillese ed è scomparso prematuramente. È un pensiero per tutta la famiglia, bisogna sempre ricordarsi di loro”. La parola passa coì al campo.
Cronaca 3°-4° – Atalanta – Hellas Verona 4-2
Un match che parte incolore ma che, poco alla volta, si rivela ricco di colpi di scena. Parte bene l’Atalanta, che sembra avere già preso le misure, ma è solo un abbaglio. Nel primo tempo un Verona molto più cinico concretizza infatti molto di più sotto porta, chiudendo i primi 40 minuti sul 2 a 0.
All’11 minuto il primo assalto pericoloso degli Scaligeri: Capitanio si fa strada in mezzo al campo, salta due avversari e passa la sfera a Soragni che però non mette in difficoltà il portiere della Dea con un tiro centrale e prevedibile. Poco dopo arriva il primo gol del Verona: dopo una serie di rimpalli in area nerazzurra, arriva bomber Vermesan che con un tap-in la butta in rete.
Iniziano a scaldarsi gli animi e arriva il primo cartellino giallo del match, ad Arrigoni dell’Atalanta. E poco dopo, al 14esimo, arriva il raddoppio dei Gialloblu con Spagnoli che insacca da fuori area. L’Hellas insiste con Soragni che salta l’ultimo uomo, ma si fa trovare pronto il portiere bergamasco. Ancora un paio di sortite offensive e un’Atalanta che fatica ad incidere – infrangendosi di fronte al muro difensivo dei veronesi – e si chiude il primo tempo sul 2 a 0.
La seconda parte del match lo spartito cambia completamente: l’Atalanta entra in campo con un netto cambio di marcia e sulla catena di sinistra – grazie anche ad un Carbè in stato di grazia – la Dea riesce a macinare bel gioco. E anche l’Hellas comincia a sbagliare: al nono minuto il centravanti delle Dea approfitta di uno svarione della difesa gialloblu e mette in mezzo per Arrigoni che però non ne approfitta.
A 10 minuti del secondo tempo la Dea accorcia: sempre dalla sinistra arriva un pallone invitate nel cuore dell’area per Baldo che spizzica, il portiere del Verona devia ma arriva Carbè che insacca. Continua il buon momento dell’Atalanta – irriconoscibile rispetto al primo tempo – che al 28esimo trova il pareggio con il Arrigoni, su assist del sempre ottimo Carbè
La partita sembra aver detto tutto, quando a cinque minuti dalla fine arrivano due goal della Dea: su un errore in uscita del numero 1 veronese ne approfitta Carbè che insacca con uno scenografico arcobaleno in pallonetto, due minuti dopo arriva il 4 a 2 su punizione, siglata da Baldo, che aggira la barriera sul palo del portiere.
Cronaca 1°-2° – Albinoleffe – Cremonese 0-0 (2-4 dcr)
La pioggia battente saluta Albinoleffe e Cremonese al loro ingresso in campo, partita che inizia con un meteo particolarmente avverso. Le squadre, però, sono concentrate al cento per cento sul rettangolo di gioco: grande ritmo e terreno un po’ scivoloso. La prima occasione è seriana, ma il colpo di testa di Barcella è preda di Sayaih. L’Albinoleffe ci riprova con un’ottima percussione di Daha, che però sbaglia l’ultimo passaggio. Insistono i bergamaschi, corner dalla destra ma Sayaih esce sicuro. Le squadre si allungano già dopo dieci minuti, tanta lotta da cui la Cremonese ricava una punizione che è più un calcio d’angolo a metà tra bandierina e area di rigore.
L’azione non produce nulla di fatto, così come il successivo contropiede celeste. I bergamaschi provano a controllare il gioco, senza trovare la scintilla giusta. Merito anche dei grigiorossi, ordinati dietro ma improduttivi in attacco: il primo brivido per Bonfanti arriva al 23’, punizione sulla destra, la palla sibila a lato della porta dell’Albinoleffe, così come la botta di Faye qualche minuto dopo. La partita si accende, fallo per l’Albinoleffe e punizione dalla fascia destra (l’arbitro grazia il terzino grigiorosso). Sugli sviluppi della stessa, Freri si butta sul cross ma non trova la porta per poco. Primo tempo in archivio, reti bianche frutto della prevalenza dell’intensità sulla qualità.
Ripresa che inizia salutata dall’arcobaleno e da un furioso pressing celeste. Si rivede in avanti anche la Cremonese, bel destro da fuori di Opris che però manca il bersaglio. I seriani rispondono con un cross dalla destra e successivo stacco imperioso che manda la sfera a lato, porte ancora inviolate. Azione confusa ma insistita dei grigiorossi, Avitabile trova la conclusione in area ma manda alto una grande occasione. Cremonese che gestisce meglio la sfera rispetto al primo tempo, Albinoleffe meno efficace. Le squadre fanno più fatica a costruire, si sente la stanchezza anche per la partita disputata il giorno prima. Il forcing finale porta i girgiorossi a sfiorare il gol con un colpo di testa con Lordkipanizde, ma Bonfanti alza sopra la traversa. È l’ultima emozione del tempo regolamentare, si va ai supplementari.
Cremonese ora decisamente più in palla, serie di calci d’angolo che però non danno frutto e il tempo scorre. Le palle inattive diventano fondamentali, ci prova Castellani di testa per i seriani ma la sfera va larga. Poche emozioni e giocatori stanchi, l’Albinoleffe perde Barcella, espulso per somma di ammonizioni. Manca il guizzo vincente che per poco non viene trovato da Gabbiani di testa. Non bastano i venti minuti extra, si va ai rigori. Inizia l’Albinoleffe, Ronzoni spara alle stelle, Lordkipanizde spiazza il portiere e fa 1 a 0 Cremonese. Zambelli pareggia i conti e Tosca risponde con il gol del 2 a 1. Ghilardi incrocia bene e i seriani sono ancora in parità, Gashi però è glaciale e i grigiorossi restano avanti. Vinzioli col destro colpisce l’incrocio, Gabbiani si assume la responsabilità del rigore decisivo e con un colpo preciso porta a Cremona il primo trofeo Stefano Salvi.