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A San Pellegrino due tornei del "Mondo": Under 13 e disabili nel ricordo di Emiliano

A San Pellegrino due tornei del “Mondo”: Under 13 e disabili nel ricordo di Emiliano

Sabato 2 e domenica 3 settembre ultima tornata con i tornei firmati Coppa Angelo Quarenghi con due manifestazioni dedicate alla memoria dell’indimenticato allenatore Emiliano Mondonico: il 5° Memorial Emiliano Mondonico per Under 13 e la 4° Dream Cup per ragazzi della 4a Categoria (giocatori con disabilità cognitivo-relazionali), ideata proprio su input dello stesso Mondonico.

Un incontro, quello fra Mondonico e San Pellegrino Terme arrivato “nel momento più difficile della sua vita – racconta il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Quarenghi – proprio quando era ricoverato presso la Clinica Quarenghi. Da allora, siamo diventati amici ed è sempre stato molto legato a San Pellegrino Terme. Siamo persino riusciti a fargli avere la cittadinanza onoraria per questo rapporto che c’era tra lui e il paese. È rimasto sempre tanto affezionato a noi. Come sempre, al torneo sarà presente anche la figlia, Clara, pure lei grande amica di San Pellegrino”.

Allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme ci saranno Atalanta, Cremonese, San Pellegrino e Torino nel girone A; Albinoleffe, Monza, Juventus e Mapello nel girone B. Partite dei gironi in programma dalle 8.30 alle 21.00 sabato 2 settembre, domenica 3, invece, sarà la volta delle finaline alle ore 14.00, 16.00 e 17.00, mentre alle 19.00 sarà in programma la finalissima.

La Dream Cup – a cui parteciperanno Associazione Mondonico, Seriate Azzano for Special, Parma for Special e Ticino for Special – si svolgerà invece tutta la giornata di domenica 3 settembre, in parallelo al torneo Under 13, sempre sul campo di San Pellegrino Terme, con la finale in programma alle ore 18.00.

Confermato anche quest’anno per la Dream Cup il premio Garrincha Cup, assegnato al miglior giocatore. Il nome scelto non è un caso, come sottolinea Salvi: “Abbiamo scelto Garrincha perché era disabile: aveva avuto la poliomielite e aveva una gamba più corta dell’altra di circa 4-5 cm. Era uno dei casi più clamorosi di giocatori disabili, ma è stato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi”

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