Lunedì mattina 7 novembre presso il tribunale di Brescia si è tenuta l’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta su uno dei tanti filoni aperti per la prostituzione minorile.
Il caso era balzato sulle prime pagine di tutti i mezzi di informazione quando martedì 10 febbraio di quest’anno in un blitz dei carabinieri furono arrestate ben 11 persone, tutte accusate di prostituzione minorile continuata, ma in totale erano una ventina gli indagati tra Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Parma e Pavia. Tra gli 11 figuravano 4 bergamaschi tra cui il parroco di Solza, in valle Imagna, don Diego Rota di 46 anni, il coordinatore della polizia locale dei comuni di Premolo, Parre, Gorno e Oneta, un allenatore di 42 anni della squadra giovanile della Acos di Treviglio. Ricompariva anche la figura del bresciano Claudio Tonoli, il 56enne arrestato già nelle settimane porecedenti dalla polizia locale di Montichiari perché, affetto da Hiv, chiedeva di consumare rapporti sessuali non protetti. Per gli 11 accusati il pm Ambrogio Cassiani aveva chiesto il carcere, ma il Gip Alessandra Sabatucci aveva deciso per gli arresti domiciliari. Nell’udienza di questo lunedì erano a processo i 4 imputati bergamaschi, mentre per l’imputato bresciano è aperto un fascicolo a parte che riguarda il suo arresto precedente ai fatti del febbraio 2016. Dalla parte dell’accusa c’era il pubblico ministero Ambrogio Cassiani che ha chiesto al giudice Giovanni Pagliuca di condannare Corrado Fumagalli, il presentatore di Sexy Bar, a 2 anni e 8 mesi, al pari di Francesco Bellone, 46enne di Muggiò, e di infliggere tre anni e 4 mesi a don Diego Rota, 45enne parroco di Solza, e a Sergio Madureri, 58enne di Parma. Gli imputati sono accusati di atti sessuali con alcuni ragazzi in cambio di regali tra soldi, ricariche telefoniche, pranzi e cene. Con la stessa accusa sono finite sul registro degli indagati altre sette persone: Claudio Tonoli ha scelto il dibattimento in aula, altre 6 hanno scelto il patteggiamento della pena. Il giudice dell’udienza preliminare ha aggiornato il processo al prossimo 30 novembre per la lettura del dispositivo.