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A processo i due fidanzati per l’omicidio del tunisino

Manuel Rossi e Giulia Taesi, i due fidanzati di 28 e 21 anni accusati dell’omicidio in concorso di Riadh Belkahla, il tunisino 48enne ucciso con 81 coltellate la sera del 12 aprile 2016 nelle campagne di Zocco di Erbusco, compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari il 4 aprile, dopo la discussione con il pm Ambrogio Cassiani, per capire quale sarà l’iter processuale da seguire, con l’indicazione del tipo di rito con cui celebrare il processo.

All’origine dell’assassinio vi sarebbe un debito di 2mila euro per una partita di marijuana che i due fidanzati non avevano mai pagato al tunisino. Per gli inquirenti sono ancora da definire i ruoli di Manuel Rossi e Giulia Taesi: Manuel si addossa ogni responsabilità. Giulia ha sempre raccontato di essere fuggita appena il fidanzato e Belkahla hanno iniziato a discutere, dopo che il tunisino aveva estratto il grosso coltello da cucina per minacciarla, mentre si trovavano tutti e tre sull’auto del 48enne. Manuel racconta di avergli afferrato la mano che impugnava la lama e di aver rivolto i colpi verso il suo aggressore, prima di fuggire con la fidanzata. Per gli inquirenti però non è da scartare che a colpire Belkahla sia stata la ragazza, vista la traiettoria degli schizzi di sangue nell’abitacolo: non vi sarebbero tracce di sangue, infatti, sul sedile dove si trovava Giulia.

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