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Domenica 4 dicembre si è chiamati a decidere se cambiare o meno la Costituzione, abbiamo quindi creato una scheda che raggruppa il significato del voto.

Di seguito troverete alcuni punti con spiegazioni più approfondite che possono aiutarvi ad avere una visione limpida della faccenda “referendum costituzionale”.

  1. Fine bicameralismo perfetto: la Camera dei deputati diventa l’unica assemblea legislativa e da sola potrà votare la fiducia al Governo. Al posto del Senato si avrà un nuovo organo: il Senato delle Autonomie. Esso sarà composto dai rappresentanti delle istituzioni territoriali, ossia consiglieri regionali e sindaci votati alle amministrative Ricordiamo (e sottolineiamo che nel corso della campagna nessuno ne ha fatto cenno) che con il sistema elettorale in vigore – che non prevede la preferenza – nessuno dei 315 attuali senatori è stato scelto dall’elettorato ma candidato secondo logiche delle segreterie di partito
  2. Riduzione dei parlamentari: il Senato delle Autonomie avrà 100membri, invece di 315, che compongono l’attuale Senato. Costoro non percepiranno un’indennità per il lavoro, dal momento che già verranno remunerati per il loro lavoro presso le regioni.
  3. Titolo V nuove competenze per Stato e Regioni: lo Stato mantiene competenza esclusiva su materie come le grandi reti di trasporto e di navigazione, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia o la formazione professionale. Alle Regioni, oltre alle competenze proprie (come l’organizzazione sanitaria, il turismo o lo sviluppo economico locale), possono essere delegate altre competenze.                          (L’attuale sistema favorisce ilconflitto di competenza tra Stato e Regioni, che si traduce in lungaggini burocratiche infinite, assenza di coordinamento e collaborazione nazionale, tempi dilatati per la realizzazione di ogni intervento, costi gonfiati senza limiti e tribunali amministrativi intasati”.
  4. Nuove funzioni del Senato: Senato delle Autonomie ha competenze legislative solo sui rapporti tra Stato, UE ed enti territoriali, su riforme e leggi costituzionali e sui referendum popolari. Il nuovo Senato può chiedere alla Camera di modificare le leggi ordinarie, ma l’assemblea di Montecitorio non è tenuta a dar seguito alla richiesta e può respingere le modifiche.
  5. Elezione Presidente della Repubblica: i 630 parlamentari della Camera e i 100 del Senato delle Autonomie voteranno il nuovo Presidente della Repubblica.
  6. Leggi d’iniziativa popolare e referendum: le soglie per proporre un referendum rimarranno le stesse e la soglia sarà comunque di 500 mila con un quorum del 50% più uno degli aventi diritto. Con la riforma costituzionale viene aggiunto che se si raggiungeranno le 800 mila firme invece il quorum si abbasserà alla maggioranza dei votanti nell’ultima tornata elettorale. 
    Invece per le leggi di iniziativa popolare la soglia sarà innalzata da 50 mila a 150 mila. 
    Si potranno però proporre i referendum propositivi e di indirizzo.
  7. Abrogazione dell’articolo 99 della Costituzione: Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, CNEL, e delle Province. Sono però previsti dei premi per le regioni virtuose, ossia quelle con i conti in regola.
  8. Nomine dei giudici della Consulta: 5 giudici della Consulta non saranno più eletti dal Parlamento riunito in seduta comune ma verranno scelti separatamente dalle due Camere. Al Senato ne spetteranno due e alla Camera tre.
  9. Parità dei sessi nell’articolo 55: Verrà introdotto un nuovo paragrafo nell’articolo 55 della nuova Costituzione, che reciterà: “Le leggi che stabiliscono le modalità di elezione delle Camere promuovono l’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza ”. L’articolo 122, inoltre, specifica che sarà la legislazione statale a definire i principi fondamentali per garantire, anche a livello regionale, l’equilibrio di rappresentanza di genere.
  10. Ricorso preventivo alla Consulta per legge elettorale: prima della loro promulgazione le leggi elettorali potranno essere sottoposte a revisione da parte della Corte Costituzionale.