“L’età media della popolazione è molto più alta: 80 anni, che in passato erano considerati un traguardo, oggi invece sono un obiettivo facilmente raggiungibile da tante persone in buona salute. Anche l’età media della prevenzione si è molto alzata, perché ovviamente conoscere per tempo una malattia oncologica ci può consente di intervenire con una diagnosi tempestiva. Può sembrare strano parlare di diagnosi precoce nel caso di persone over70 ma in realtà migliora fortemente la prognosi”. Lo ha detto Luca Brunese, presidente eletto Sirm in occasione del convegno di radiologia geriatrica promosso a Roma dalla Società italiana di reumatologia medica e interventistica e dalla Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg). “L’impegno della Società italiana di radiologia medica e interventistica – aggiunge Brunese – è diffondere la cultura della prevenzione fatta attraverso l’imaging, non più soltanto nelle età canoniche, ma anche in età più avanzate che oggi rappresentano una fascia molto importante della nostra popolazione. È chiaro che questo ruolo è tanto più importante quanto più si riesce a fare insieme con le altre società scientifiche, tra cui Sigg e Aiom Associazione italiana oncologia medica che hanno come noi a cuore l’obiettivo della prevenzione e della diagnosi precoce”.
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