Schlein e Landini “rossi” dalla vergogna

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Il rosso, colore nel quale si identificano il PD e la Cgil questa volta è profondo, come non mai. Il numero dei partecipanti alle consultazioni, nella giornata di ieri sono da depressione se non di dimissione e se ci fosse un po’ di coerenza con quello che si è detto solo qualche giorno prima Schlein e Landini dovrebbero consegnare le dimissioni e salire sul tavolo degli accusati insieme a Spalletti che con le sue scelte e le sue filosofie “innovative” sul campo di gioco ha portata l’Italia all’ennesima figuraccia internazionale. A dire la verità sarebbero in tre solo sul fronte politico perchè non bisogna dimenticare il ruolo di Giuseppe Conte, anche se questa volta se ne è stato un po’ in disparte, forse immaginadosi un risultato di disfatta che, mettendo in difficoltà due suoi competitori alla guida del centro sinistra, possa aprire un varco nella guida del centro sinistra
Ma come è possibile promuovere 5 referendum senza avere una speranza di buona uscita, almeno per il numero degli italiani da portare alle urne – poi il risultato tra i si ed i no è quello che gli italiani vogliono – e avere la sfacciataggine di non dimettersi. Per Spalletti è un’altra musica: lui non si dimette per non perdere qual bel pacchetto di milioni di euro che rappresenta il suo compenso ed in questo caso, anche se perde la faccia non perde la sostanza , ma la Schlein e Landini chi persano di rappresentare con un simile risultati?. Hanno preso nota che alle ore 12 di ieri, nei seggi di Bergamo città c’erano stati più scrutatori che votanti, 111 presidenti, 333 scrutatori e 103 segretari nominati dai presidenti, a fronte di un’affluenza di votanti ferma al 9%?
Alle 23 di ieri sera a Corteno Golgi l’8,10%, a Provaglio l’8.97% erano la conferma di una disfatta totale. Se personaggi di tale acume come Schlein, Landini, (e Spalletti) si propongono per guidare il Paese teniamoci ben stretta la Meloni e sul fronte sportivo da Ranieri
Ma ecco alcuni risultati dal nostro territorio
In Brescia provincia: La città (26,89%) più di tutti, la provincia (20,29%) meno della Lombardia (23,77), la Lombardia più del Paese.
Alle 23 di domenica 8 giugno, l’affluenza in provincia di Sondrio è stata del 15,39%, la più bassa della Lombardia
Spalletti, Landini Schlein, i magnifici tre moschettieri della sconfitta: che oggi abbiano il pudore di non parlare. Ci sono costati già troppi milioni di euro costringerci a sentire le solite baggianate

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