Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 maggio scorsi alle 4,27 un boato ha svegliato i residenti a Sarnico. Era saltata per aria la cassa automatica della Banca Popolare di Sondrio, all’inizio del lungolago di Sarnico , il 18esimo colpo ai bancomat della Bergamasca dall’inizio dell’anno. I malviventi, autori dello scoppio pensavano di farla franca anche in questa occasione e non sapevano di essere sotto osservazione. I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, che stavano indagando su una serie di assalti ai bancomat e di furti in abitazione, avevano piazzato un rilevatore satellitare Gps. E la Golf Gti è risultata posizionata all’incrocio tra via Roma e via Garibaldi tra le 4,20 e le 4,27
E così, tre veneti di etnia sinti sono stati sottoposti a fermo:. I tre provvedimenti sono stati convalidati dal gip: per due dei fermati è stato disposto il carcere, il terzo è stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di firma. Un quarto uomo è riuscito a sfuggire all’esecuzione del fermo: si tratta di un 24enne di Cenate Sopra, ufficialmente commerciante di auto usate con società in un paese dell’hinterland di Bergamo, a cui risulta in uso la vettura «monitorata».
I malviventi, dopo lo scoppio, erano fuggiti con 23.280 euro. L’auto è ripartita e passa per Villongo, Foresto Sparso, scende a Zandobbio, in Val Cavallina. Alle 4.40 è nel cortile di un’abitazione di Trescore, dove rimane in sosta sino alle 10.58. A quell’ora riparte e raggiunge un box a Costa di Mezzate, dove la trovano i carabinieri. Ora l’importante è mettere la mani addosso al 24enne che in questa fase è riuscito a far perdere le tracce
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