Un pomeriggio all’insegna dell’adrenalina e del rischio si è trasformato in un’operazione di controllo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Clusone, che hanno interrotto un raduno non autorizzato di giovani appassionati di motori nella zona industriale di Casnigo.
L’intervento, scattato a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini e dell’Autorità locale, ha portato alla sanzione di quattro minorenni e un maggiorenne per violazioni al Codice della Strada. Le infrazioni contestate riguardano la guida di ciclomotori con modifiche non omologate, la mancanza di documenti di guida e la circolazione senza targa. Due dei cinque mezzi sono stati sottoposti a fermo amministrativo.
L’operazione, coordinata dalla Stazione dei Carabinieri di Gandino con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile, ha permesso di individuare il raduno, pubblicizzato sui social, dove decine di adolescenti si erano dati appuntamento per partecipare o assistere a esibizioni pericolose, come “impennate” e “sgommate” lungo le strade della zona industriale.
Per garantire la sicurezza, i militari hanno predisposto una chiusura strategica delle strade limitrofe con le auto di servizio, impedendo tentativi di fuga. Durante le esibizioni, altri militari sono intervenuti direttamente nell’area per controllare i veicoli e identificare i presenti. I partecipanti, molti dei quali minorenni, hanno collaborato con le forze dell’ordine, ammettendo di aver risposto a un invito online per un raduno di scooter modificati.
I mezzi sequestrati saranno ora sottoposti a perizia tecnica, inclusa una verifica al banco prova, per accertare le modifiche apportate e valutarne gli effetti su velocità e potenza. Le alterazioni, hanno sottolineato i Carabinieri, compromettono seriamente la sicurezza stradale, soprattutto quando le prestazioni aumentate non sono accompagnate da un adeguato aggiornamento dei sistemi frenanti.
I genitori dei minorenni sono stati tempestivamente informati e si sono recati sul posto per prendere in custodia i propri figli. Le autorità hanno inoltre segnalato l’accaduto alla Questura di Bergamo, che valuterà eventuali misure di prevenzione per scoraggiare futuri episodi simili.
L’operazione rientra in un piano di controllo straordinario del territorio volto a contrastare comportamenti di guida pericolosa e a tutelare l’incolumità pubblica, in particolare quella dei più giovani.
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