(Adnkronos) – Rara, poco conosciuta, progressiva e fortemente invalidante. Chi soffre di ipoparatiroidismo – che in Italia colpisce circa 10mila persone – vede la propria vita trasformarsi completamente. Tuttavia, l'impatto della patologia non è ancora correttamente considerato dal punto di vista diagnostico, terapeutico e assistenziale. Tra le richieste dei pazienti, attualmente trattati con calcio e vitamina D attiva, una terapia e una maggiore preparazione di medici e specialisti che spesso non conoscono o non sanno riconoscere l'ipoparatiroidismo. "L'Associazione medici endocrinologi ha sempre lavorato sulla formazione e l'informazione di medici di medicina generale e di specialisti, oltre a realizzare documenti informativi e divulgativi. Inoltre, stiamo producendo le linee guida da depositare presso l'Istituto superiore di sanità insieme ad altre società scientifiche". Lo ha detto Agnese Persichetti, medico endocrinologo dell'Associazione medici endocrinologi (Ame), intervenuta nel corso di un evento istituzionale promosso da Appi (Associazione pazienti con ipoparatiroidismo) con il contributo non condizionante di Ascendis Pharma che si è svolto a Roma presso Palazzo Baldassini in vista della Giornata internazionale dell'ipoparatiroidismo che si celebra il 1 giugno. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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