“La nomina di Marco Ciacci a Comandante della Polizia Locale di Milano è uno schiaffo del sindaco Sala a tutto il mondo della Polizia Locale”. L’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, commenta così l’insediamento del nuovo capo dei ‘ghisa’ milanesi. “Sia ben chiaro – ha precisato Bordonali – Marco Ciacci è un dirigente della Polizia di Stato, di grandissime capacità e professionalità e, benché giovane, ha già una brillante carriera alle spalle. Ma il punto è proprio questo. Marco Ciacci è un poliziotto, non un uomo della Polizia locale”.
REGIONE LOMBARDIA DA SEMPRE AL LAVORO PER DARE DIGNITÀ A CORPO POLIZIE LOCALI – Bordonali ha fatto notare che da anni la Regione Lombardia, e moltissime Amministrazioni comunali, si impegnano con grande sinergia per dare al Corpo della Polizia Locale “quella dignità che ingiustamente non sempre viene riconosciuta, rispetto agli altri corpi o all’Arma dei Carabinieri”.
LEGGE REGIONALE ISTITUISCE ALBO COMANDANTI – È stata anche approvata una Legge regionale (la 6 del 2015) che istituisce l’elenco dei comandanti e dei responsabili di Polizia Locale, con evidenziato il percorso formativo e professionale individuale, per “l’individuazione di soggetti in possesso delle professionalità utili allo svolgimento delle attività di comando presso i servizi di Polizia Locale della Lombardia”.
QUESTA NOMINA CI FA TORNARE INDIETRO DI TANTI ANNI – “Il non aver scelto un ghisa al comando della Polizia Locale di Milano – ha continuato l’assessore – e in generale aver scelto un poliziotto, per altro eccellente e a cui vanno i miei migliori auguri per il nuovo e prestigioso incarico, vuol dire tornare indietro di tanti anni, quando i comandanti delle Polizie Locali dei capoluoghi erano spesso generali in pensione che poco avevano a che fare col mondo delle Polizie Locali. Persone stimabilissime, ma estranee alle Polizie Locali”.
SALA NON HA FIDUCIA NEGLI UOMINI DELLA POLIZIA LOCALE – Per Bordonali, dunque, Se la Giunta di Milano non ha ritenuto nessuno dei 8500 fra agenti e ufficiali di Polizia Locale della Lombardia, e in generale nessun comandante di Polizia Locale in servizio in Italia, “idoneo (naturalmente giudicato da un bando pubblico) vuol dire che il Sindaco Sala non ripone fiducia negli uomini e nelle donne della Polizia Locale, non solo di Milano”.”Vuol dire – ha continuato – che tanto lavoro che negli anni è stato fatto non è stato raccolto da chi oggi governa il capoluogo lombardo. Anche l’ex comandante della Polizia Locale di Milano, Antonio Barbato, ricevette proprio da bandi rivolti alle Amministrazioni Pubbliche con particolare riguardo all’esperienza già maturata in Polizia locale, l’incarico di dirigente esterno di Comandante, che ne riconosceva e ne premiava i trent’anni in divisa. “Come Regione – ha concluso Bordonali – ci impegneremo ancora di più perché venga riconosciuta ai nostri ghisa quella professionalità e quella dignità che, negli anni, tutti insieme abbiamo saputo costruire”.