Durante le ultime due settimane di aprile, caratterizzate da festività religiose e civili, i Carabinieri dei Nuclei Forestali coordinati dal Gruppo di Bergamo hanno intensificato le attività di controllo nelle aree naturali e protette della provincia. Le 232 ispezioni condotte a piedi, in mountain bike e in auto hanno mirato a garantire una corretta fruizione del territorio, con particolare attenzione alla prevenzione dei danni ambientali derivanti da comportamenti illeciti o da una scarsa conoscenza delle normative vigenti.
Nel corso delle attività sono state elevate 11 sanzioni amministrative per un totale di 4.900 euro. Tre i reati accertati: a Dalmine per bracconaggio mediante lacci, a Ponte San Pietro per abbandono di rifiuti speciali non pericolosi lungo il torrente Quisa, e a Taleggio, dove è stato denunciato un uomo per addestramento cinofilo non conforme con uso di collare elettrico.
Ulteriori interventi hanno riguardato la repressione dei transiti motorizzati abusivi, il rispetto della normativa sulla raccolta della flora protetta, la sorveglianza di siti sensibili come il laghetto del Pertus in Valle Imagna e il monitoraggio del dissesto idrogeologico. A Gromo è stato documentato un evento estremo di schianto da vento su 4,5 ettari di foresta.
Attività specifiche hanno interessato anche le zone del Sebino, dove i Nuclei di Costa Volpino e Grumello del Monte hanno vigilato sull’attività di pesca, e la pianura bergamasca, dove il Nucleo di Trescore Balneario ha effettuato controlli in ambito agricolo e zootecnico, in particolare sul rispetto della Direttiva Nitrati e sulla gestione dei rifiuti.
Sulle Alpi innevate, infine, i Carabinieri Forestali di Piazza Brembana e Vilminore di Scalve hanno proseguito i rilievi giornalieri del servizio Meteomont per monitorare la fusione del manto nevoso e i potenziali rischi connessi.
