Centenario della Casa dell’Orfano: il cuore educativo della ValSeriana

Un progetto articolato lungo tutto il 2025: è stato presentato oggi il ricco calendario di iniziative dedicate ai cento anni della Casa dell’Orfano Mons. Giovanni Antonietti di Ponte Selva, Clusone, punto cardine nella storia educativa e culturale della ValSeriana. Fondata e inaugurata il 24 giugno del 1925 da Mons. Giovanni Antonietti, la struttura è stata un punto di riferimento per l’accoglienza l’educazione di migliaia di orfani di guerra: tra il 1925 e gli anni ’50, oltre 20.000 ragazzi hanno trovato in questo luogo ospitalità, assistenza, istruzione, preparazione alla vita adulta e formazione spirituale e culturale. Un modello educativo pioneristico e unico nel suo genere, soprattutto in un periodo storico segnato dalle difficoltà economiche e sociali del dopoguerra.
Oggi, la Casa dell’Orfano non solo custodisce questa straordinaria eredità, ma continua a valorizzarla attraverso numerose attività di conservazione, ricerca e promozione culturale promosse dalla Fondazione Casa dell’Orfano Mons. Giovanni Antonietti e dall’Associazione ex allievi e orfani di mons. Antonietti e con il coordinamento generale di Sergio Primo Del Bello.

“Cento anni rappresentano una pietra miliare straordinaria, un percorso di generosità silenziosa, di dedizione, accoglienza e amorevole cura verso i più fragili della nostra comunità – spiega Attilio Fantoni, Presidente della Fondazione Casa dell’Orfano Mons. Giovanni Antonietti, che apre la conferenza stampa – In questo percorso di celebrazione e di memoria, desideriamo rendere omaggio a tutti coloro che, nel corso di questi anni, hanno contribuito con passione alla vita della Casa dell’Orfano fondata da Mons. Antonietti. Nessuno escluso. Oggi, mentre celebriamo il passato, guardiamo con fiducia anche al futuro. La Fondazione e l’Associazione hanno intrapreso un percorso comune per salvaguardare, restaurare e valorizzare l’immenso patrimonio artistico della Casa. Tante sono le iniziative intraprese, con un impegno economico importante reso possibile anche con l’aiuto e contributo esterno delle istituzioni del nostro territorio”.

“Le iniziative promosse in occasione del centenario di fondazione della Casa dell’Orfano sono pensate per valorizzare e far conoscere maggiormente i luoghi a cui Mons. Giovanni Antonietti ha dato vita – prosegue Luigi Rozzoni, Presidente dell’Associazione – Gli appuntamenti ci consentono di ‘fare memoria’ della storia passata e di apprezzare quanto di buono è stato fatto in favore degli Orfani di guerra e dei Bambini che, arrivati da tutta Italia, alla ‘Casa’ hanno potuto avere il necessario, frequentare la scuola e affrontare il futuro nel migliore dei modi. Si tratta di un programma denso di significato, con appuntamenti culturali e approfondimenti storici per ricordare il grande lavoro di accoglienza svolto presso la Casa e con riflessioni sul ruolo che le Persone hanno avuto nella sua lunga storia. Il grande sforzo messo in atto da Associazione e Fondazione è certamente un modo per ricordare e celebrare ma deve essere anche un momento per ripensare il ruolo della Casa oggi con l’augurio che possa continuare a svolgere la sua preziosa funzione di accoglienza, potendo contare sulle molte attività sociali che qui hanno avuto inizio e oggi, seppur in modo diverso, proseguono”.

L’articolato programma di celebrazioni prevede, tra maggio e novembre, mostre, visite guidate, conferenze, spettacoli teatrali e convegni di studio dedicati alla valorizzazione storica e culturale della Casa dell’Orfano. Quanto proposto in occasione del centenario è il risultato di un lungo percorso di valorizzazione iniziato nel 2006 e proseguito negli anni con attività di recupero, riordino e inventariazione dell’archivio, restauro di opere, mobili e arredi lignei e catalogazione della biblioteca. Nel corso del 2025, per la loro esposizione durante la prima mostra, sono stati restaurati e riportati all’originaria bellezza molti dei quadri di proprietà della Casa, oltre alla scultura dei due orfanelli di Giovanni Avogadri. Nell’anno in corso sarà completata la digitalizzazione dell’archivio dello sterminato epistolario di Mons. Antonietti, che negli anni ha intrattenuto rapporti di penna con figure religiose, politiche e sociali di alto livello. Verrà completata, inoltre, la catalogazione del patrimonio di libri conservati presso la Portineria della Casa, con adesione alla rete delle biblioteche nazionali.

Accanto a progetti di tutela e ricerca, sono previste iniziative di promozione culturale e turistica per far conoscere la storia della Casa e il suo patrimonio alla comunità locale e ai visitatori dell’area: oltre al nuovo sito www.casadellorfano.it, saranno realizzati nuovi allestimenti permanenti per la fruizione educativa e culturale e nuovo materiale informativo.

LE INIZIATIVE

Primo appuntamento, la mostra “Il Tempo Ritrovato. Opere dalla Raccolta d’arte della Casa dell’Orfano di Clusone” presso il MAT – Museo Arte Tempo di Clusone, in programma dal 17 maggio al 21 settembre, curata da Enrico De Pascale, che presenterà opere d’arte provenienti dalla raccolta della Casa dell’Orfano. Seguirà, dal 22 giugno al 23 novembre, la mostra fotografica “I Volti della Casa dell’Orfano”, presso l’ex Portineria della struttura stessa, curata da Sergio Primo Del Bello.
Momento solenne sarà la celebrazione del Centenario il 22 giugno, mese in cui è stato fondato l’ente nel 1925, che vedrà la presenza delle autorità civili e religiose, tra cui il Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi, che presiederà la Santa Messa celebrativa.

Numerosi gli eventi collaterali, tra cui le visite guidate al Museo Casa dell’Orfano e alla Chiesa di Cristo Re (in calendario visite nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre e dicembre), un concerto benefico del Quintetto di Fiati Orobie organizzato dal Rotary Club Città di Clusone il 12 luglio (presso l’Hotel Ristorante Garden di Fino del Monte), e una festa per famiglie il 14 settembre presso la Casa dell’Orfano, con laboratori per bambini dai 4 ai 12 anni e lo spettacolo teatrale “CENTO. Viaggio nel tempo e nei ricordi”, diretto da Umberto Zanoletti.

Di particolare interesse storico e culturale sarà il convegno di studi “La Casa degli orfani di guerra di Clusone e il suo fondatore Mons. Giovanni Antonietti”, in programma il 15 novembre a Bergamo e che affronterà gli aspetti educativi, assistenziali e le vicende storiche dal primo dopoguerra agli anni Settanta. Con la direzione scientifica di Rodolfo Vittori e Barbara Curtarelli, è patrocinato dall’Università degli Studi di Bergamo e realizzato in collaborazione con il Centro studi e ricerche Archivio Bergamasco.

Di grande interesse anche il ciclo di conferenze a cura del Circolo Culturale Baradello di Clusone: 20 settembre, “Il dipinto del cimitero di guerra nella ex portineria della Casa dell’Orfano” a cura di Claudio Cecchinelli (presso la Casa dell’Orfano); 4 ottobre, “Testimoni della carità sociale tra ‘800 e ‘900”, con relatore Angelo Bianchi (presso la Sala Legrenzi di Clusone); 18 ottobre: a Cirano di Gandino luogo natale di Mons. Antonietti, conferenze su “Aspetti storici e sociali della Casa dell’Orfano Mons. Antonietti” con Matteo Benzoni e “Aspetti biografici della figura di Mons. Antonietti” con Arturo Bellini, seguite da una Santa Messa in memoria di Mons. Antonietti.

A conclusione delle celebrazioni, il 23 novembre, giorno della festa di Cristo Re e dell’anniversario della morte di mons. Antonietti, è prevista la cerimonia di chiusura del centenario, che prevede la celebrazione della Santa Messa e il concerto di pianoforte e lettura di brani tratti dall’epistolario di Monsignor Antonietti (pianoforte: M. Pierluigi Bentivegna; Attore: Daniele Bentivegna).
Tutte le iniziative sono pensate per celebrare e valorizzare il patrimonio storico e artistico della Casa dell’Orfano, mantenendo vivo il messaggio di solidarietà e accoglienza del suo fondatore.

Il Centenario è reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia e Comune di Clusone e al supporto di Provincia di Bergamo e Comunità Montana Valle Seriana. Hanno patrocinato l’evento GAL Presolana e Laghi Bergamaschi, Comune di Gandino e di Sovere, Italia Nostra sezione di Bergamo, ANAI Associazione nazionale archivistica italiana, Associazione Giovanni Secco Suardo, Fondazione Legler per la storia economica e sociale d Bergamo. Hanno collaborato alla realizzazione del calendario Circolo culturale Baradello, Centro studi e ricerche Archivio Bergamasco, Promoserio, L’Aquilone Cooperativa Sociale Onlus – Artelier. Il centenario ha ottenuto la manifestazione di interesse scientifico da parte dell’Università degli studi di Bergamo.

Ulteriori informazioni e dettagli sul calendario completo degli eventi sono disponibili sul sito ufficiale www.casadellorfano.it

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