I Militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Brescia, unitamente alla Stazione Carabinieri Forestale di Brescia, hanno eseguito ieri un sequestro di numerosi esemplari di Tartarughe terrestri e uova prossime alla schiusura detenute illegalmente in una casa di Montichiari.
I Carabinieri intervenuti si sono trovati di fronte ad un vero e proprio allevamento abusivo posto in essere dal proprietario dell’abitazione, ora deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brescia, per detenzione di esemplari di specie incluse nell’allegato A della normativa CITES che riguarda appunto le specie animali e floreali in via di estinzione. Gli esemplari rinvenuti, tutti di dubbia provenienza, venivano utilizzati come riproduttori, nonostante la mancanza della prescritta documentazione. Venivano quindi posti sotto sequestro penale circa un centinaio di esemplari vivi di testuggini terrestri di un’età variabile, dai pochi giorni sino a circa sessant’anni di vita, nonché circa quaranta uova le quali venivano raccolte e poste per la successiva schiusa all’interno di una incubatrice artigianale. Molti infatti non sanno che, in base alla temperatura di incubazione, una piccola variazione di pochi gradi determina la nascita di sesso maschile con una temperatura più alta, o femminile con una temperatura più bassa. Per l’incauto appassionato di specie protette è scattata una segnalazione alla Procura della Repubblica.