Era già finito al centro di un’indagine della guardia di finanza nel 2016 e si era visto confiscare beni per 400 mila euro: ma il 61enne di Sarnico, nonostante i guai già trascorsi con le Fiamme Gialle, ha continuato a frodare il fisco ed ora per lui è stata emessa una misura cautelare.
Visto che la prima società operante nel campo della meccanica, intestata al padre 86enne ma gestita dal figlio, era finita nel mirino delle fiamme gialle di Sarnico per reati tributari e violazioni fiscali, l’uomo ha aperto una seconda azienda, intestandola questa volta alla moglie, che di fatto proseguiva l’attività della prima società. Anche in questo caso sono intervenuti gli uomini della Guardia di finanza al comando del Luogotenente Stefano Slavazza, sequestrando l’azienda. Durante le indagini l’uomo era riuscito ad aprire una terza società, a carico di un figlio. Le indagini hanno quindi riguardato anche l’ultima azienda, che di fatto è una continuazione delle precedenti. La Procura di Bergamo aveva così avanzato una richiesta di misura cautelare restrittiva per il 61enne, mentre la Cassazione ha rifiutato il ricorso presentato dall’avvocato dell’imputato. Dunque, è stata confermata la misura cautelare per il 61enne.