Il Triduo dei Morti è un appuntamento particolarmente atteso dalla comunità di Peia, retta dal parroco don Alberto Gervasoni. Si celebra ogni anno alla prima domenica di Quaresima. Fa parte a pieno titolo del ciclo cadenzato di appuntamenti che vede allestite nelle diverse chiese della Val Gandino le grandiose Raggiere devozionali. Quest’anno nella parrocchiale di S.Antonio da Padova verrà allestito un apparato alternatico, con un capitello ed un drappo realizzati per l’occasione. “Purtroppo l’apparato della Raggiera – spiegano i volontari – necessita di importanti restauri e già lo scorso anno è stato esposto solo parzialmente. L’intervento potrebbe rivelarsi particolarmente oneroso (oltre 100.000 euro) e negli ultimi anni la Parrocchia ha dovuto sostenere spese ingenti per la completa ristrutturazione della parrocchiale, per palazzo Alberti, Scuola Materna e non ultimo l’organo absidale della chiesa, completamente ristrutturato e ufficialmente inaugurato lo scorso 6 gennaio”.
A livello stilistico l’apparato del Triduo di Peia richiama quello maestoso dei Caniana nella Basilica di Gandino e nel 1873 fu oggetto di un importante intervento di doratura da parte di Angelo Giupponi di Lovere. L’apparato veniva montato e lasciato in chiesa sino a Pasqua, quando venivano celebrate le Quarantore immediatamente successive al Venerdì Santo, con sette processioni che dalle diverse contrade confluivano alla parrocchiale.
Il programma 2025 si aprirà sabato 8 marzo alle 18 con la S.Messa. Domenica le funzioni si tengono alle 8, alle 10, alle 15 (con benedizione e canto del Miserere) e alle 18. Lunedì 10 marzo la chiusura: alle 10.30 la S.Messa concelebrata dai sacerdoti della locale Fraternità, da quelli nativi e da coloro che a Peia hanno svolto il loro ministero. Alle 15 i vespri ed alle 20.30 la messa di chiusura. Animerà le riflessioni delle diverse giornate don Giovanni Mongodi, vicario dell’Unità Pastorale di Gandino, Barzizza e Cirano.

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