Presso il cantiere attraverso il quale si deve sistemare la frana di Tavernola e rendere la zona sicura da altri smottamenti che in tempo recenti hanno tenuto con il fiato sospeso non solo gli abitanti del comune ma dell’intera fascia del basso lago, sono cominciati i lavori che avranno la durata di circa 5 anni ed un costo di circa 1o milioni di euro Ci vorranno tutti questi anni ì, che ai non addetti ai lavori, sembrano uno sproposito prima che la strada in località Squadre, che collega i territori di Vigolo e Parzanica, possa essere riaperta. Chiusa dalla fine del febbraio 2021, la strada è interessata da diverse crepe che negli anni si sono allargate.
Si procederà in tre fasi, partendo dal piede della frana, salendo verso la sommità del monte, per intervenire con tiranti e iniezioni di materiale cementizio a diverse profondità, oltre che con impianti di drenaggio delle acque, per cercare di ancorare il fronte in movimento (circa 200 metri di larghezza per 500 di lunghezza con profondità variabili che passano dai 10 agli 80 metri, per un totale di oltre 2 milioni di metri cubi di materiale) al versante stabile della montagna.
Al lavoro in questi giorni ci sono alcune squadre di rocciatori che stanno posizionando delle reti paramassi a protezione della bretella di collegamento tra Tavernola e Cambianica, in modo tale da tutelare la sicurezza sia delle maestranze che degli utenti della strada, che resterà aperta durante i lavori.
La frana del Monte Saresano, una delle più monitorate d’Europa, in base alle ultime misurazioni in profondità si sta muovendo a una velocità di circa 4 mm al mese. Alla fine di febbraio 2021 il fronte era arrivato a muoversi a una velocità di alcuni decimetri al mese. Durante la conferenza stampa di venerdì 28 febbraio a Tavernola, è stato precisato che a causare l’accelerazione improvvisa, “era stato un evento sismico”