Aveva passato la notte la notte all’addiaccio, a 2.500 metri di quota sotto il violento temporale, con grandine e a tratti neve, che si è abbattuto nella tarda serata di lunedì e nella notte in Val Paghera di Ceto, sul monte Listino.
L’uomo, un quarantenne di Ceto, era in zona dove aveva condotta il suo gregge di capre al pascolo e dove esiste anche una piccola malga, un “bait” in gergo, per ricovero notturno. Ma il maltempo infuriava senza pietà e la zona, molto ripida e irta di passaggi scoscesi, con la nebbia ed il buio, ha di fatto bloccato il pastore. Alle prime luci dell’alba di ieri è riuscito a mettersi in contatto con il cellulare e a dare l’allarme al 112. Sul posto, sentite le indicazioni da parte del pastore, sono arrivati i vigili del fuoco con una squadra da terra da Breno e da Malpensa l’elicottero Drago con a bordo uno specialista SAF, operatore anche con verricello in zone impervie. Il pastore è stato così raggiunto, imbragato e verricellato a bordo per essere quindi trasferito più a valle dove è stato rifocillato. Le sue condizioni, nonostante la terribile notte, il freddo e l’acqua, non erano preoccupanti. Il gregge di capre, già più aduso a situazioni meteorologiche difficili ed a rupi scoscese, è rimasto in quota a brucare erba fresca d’alta montagna.