Le 18 aree a Milano, Como, Lecco, Monza Brianza, Sondrio e Varese Maione: le bonifiche in questi territori sono attese da decenni
Risulta conclusa la progettazione per la bonifica di tutti i 18 siti orfani della Lombardia interessati da un investimento complessivo di 65 milioni di euro (51 milioni previsti dal Pnrr e 14 milioni di fondi della Regione Lombardia). È quanto emerso dall’aggiornamento comunicato dall’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione.
Come ‘siti orfani’ della Lombardia si intendono aree inquinate in cui non è individuabile un responsabile della contaminazione o lo stesso non agisce. Lo è anche dove un percorso per la bonifica è stato avviato ma mai concluso, anche eventualmente da soggetti incolpevoli (ad esempio il proprietario).
Piano di bonifiche straordinario
“Il Pnrr – ha detto Maione – prevede la riqualificazione di almeno il 70% della superficie del suolo dei siti orfani entro il primo trimestre del 2026. I tempi sono stretti, ma l’intervento della Regione è stato puntuale e mirato a rispettare il crono programma. È un piano di bonifiche straordinario che sta dando risposte che i territori attendono da decenni”.
“Sono bonifiche molto complesse – ha aggiunto l’assessore regionale all’Ambiente – sia sotto il profilo tecnico che amministrativo. Ogni situazione presenta delle criticità, ma il lavoro con il Governo e con i Comuni è efficace e vogliamo arrivare a un obiettivo che è strategico per il futuro della Lombardia: risanare aree che in molti casi erano considerate perse”.
Per 14 siti Regione sta intervenendo direttamente, per tramite di Aria Spa, mentre per due interventi procedono direttamente i Comuni interessati, Milano e Cesano Maderno; nei due siti ulteriori è stata riattivata l’azione del privato.
Rispetto ai siti in capo alla Regione Lombardia, Aria Spa ha recentemente pubblicato una gara per 4 siti (scadenza offerte 10 marzo) e procederà a breve per ulteriori 6 siti. Gli altri interventi risultano conclusi o di prossimo completamento.
I siti orfani della Lombardia suddivisi per provincia
Questi i 18 siti orfani della Lombardia suddivisi per provincia.
Milano
Milano – Milanfer, il soggetto attuatore esterno è il Comune di Milano e l’intervento dovrebbe concludersi entro il 2025.
Abbiategrasso – Area ex Inceneritore. Area dismessa di proprietà comunale adibita ad impianto di incenerimento rifiuti urbani. L’inquinamento del sito riguarda il suolo, in particolare per la presenza di metalli. L’intervento di bonifica riguarda la rimozione dei rifiuti presenti e la messa la messa in sicurezza permanente dell’area, attraverso il capping di impermeabilizzazione delle superfici.
Boffalora Sopra Ticino – Sversamento SS11 – sinistro del 23/11/2006. Battistrada della ex SS 11 contaminato da idrocarburi a seguito di uno sversamento accidentale. Il procedimento di bonifica era fermo al collaudo che aveva evidenziato ancora superamenti; pertanto, si è proceduto al rifacimento del collaudo in contradditorio con Arpa che ha evidenziato l’assenza dei superamenti rilevati in passato. L’intervento di bonifica risulta concluso e certificato. Affidato ad Aria Spa l’incarico per procedere con la rinaturazione dell’area come da prescrizione del Parco del Ticino.
Morimondo – Area ex Siecam. L’area industriale è attiva ed è composta da due corpi fabbrica principali uniti tra loro: capannone produttivo e edificio ad uso uffici. Attualmente sul sito opera la società Eurosat Srl (affittuario non responsabile) che si occupa della satinatura di tubi in acciaio inox. Il procedimento di bonifica era stato avviato nel 2003 a seguito di ordinanza sindacale che ordinava alla società Siecam la rimozione dei rifiuti abbancati e lo svolgimento delle indagini ambientali, a seguito delle quali sono risultati contaminati i suoli per il parametro idrocarburi pesanti.
Dalle indagini passate presenti agli atti e da quelle svolte nell’autunno 2023 sono stati individuati 4 hotspot di contaminazione per cui il progetto di bonifica prevede la rimozione tramite scavo e smaltimento di 3 hotspot ad eccezione di uno per cui è stata elaborata l’analisi di rischio che ha evidenziato l’assenza di rischio per la salute umana. È stato affidato l’incarico ad Aria al fine dell’esecuzione degli interventi sul sito. La gara è ipotizzata entro marzo.
Sesto San Giovanni
Sesto San Giovanni – Area Sacri. Zona industriale/artigianale dismessa. L’ultima attività svolta sull’area era quella di Falegnameria svolta a partire dagli anni ’50, in precedenza era un’area industriale che lavorava i metalli e prima ancora un’azienda che produceva bacchette per ombrelli. L’area è interessata da contaminazione dei suoli per i parametri idrocarburi nella zona ove erano ubicati i serbatoi per il riscaldamento e per la presenza di scorie. È stato affidato l’incarico ad Aria al fine dell’esecuzione degli interventi sul sito. Si ipotizza la gara entro marzo.
Sesto San Giovanni – Viale Italia 936. Area industriale dismessa dove veniva svolta lavorazione di carpenteria metallica. L’area dall’avvio del procedimento di bonifica, avvenuto nel 2010 a seguito di indagini ambientali funzionali al cambio di destinazione d’uso, è stata oggetto di conferimento di rifiuti derivanti da lavori di edilizia. La contaminazione riguarda i suoli per i parametri metalli ed idrocarburi. Nel 2023 sono state svolte delle indagini integrative al fine dell’aggiornamento del progetto di bonifica e la caratterizzazione dei rifiuti presenti sull’area. È stato affidato l’incarico ad Aria al fine dell’esecuzione degli interventi sul sito. La gara è prevista entro marzo.
Turbigo e Vimodrone
Turbigo – Area Agricola Molinara. Intervento in capo ai privati.
Vimodrone, – Area Nova–Elfe, ex discarica Eca. È una discarica ante-norma con presenza di rifiuti solidi di viario genere e attualmente con insediamenti abusivi. Risultano contaminati i terreni da metalli pesanti e composti organici e risultano superamenti in falda per i solventi clorurati non sono imputabili alla discarica in quanto rilevati anche nei piezometri di monte idrogeologico e imputabili ad inquinamento diffuso. La progettazione prevede la messa in sicurezza permanente tramite chiusura superficiale e ripristino ambientale del sito e il monitoraggio post operam dei biogas. Aria ha pubblicato il bando di gara il 5 febbraio 2025. Nel frattempo vi è statolo sgombero degli abusivi.
Como
Como – Area ‘Condominio Annunciata’. Palazzina ad uso residenziale per cui sono risultati contaminati i suoli e la falda da idrocarburi a seguito della fuoriuscita da serbatoi interrati per uso domestico nell’area delle cantine. L’intervento di bonifica prevede la messa in sicurezza tramite resine epossidiche dell’area cantine e il monitoraggio della falda post-intervento per verificare l’attenuazione naturale. È in fase finale la realizzazione della messa in sicurezza permanente, che si concluderà a breve.
Lecco
Vercurago – Area ex Safilo. L’attività industriale riguardava la produzione di acceleranti per la vulcanizzazione della gomma e di manufatti in cemento amianto. L’inquinamento del sito riguarda i suoli, in particolare per la presenza di idrocarburi, metalli, PCB e amianto. L’intervento di bonifica, previa analisi di rischio, prevede la rimozione di hot-spot e la messa in sicurezza permanente dell’area attraverso la messa in opera di un capping di segregazione per l’area con presenza di rifiuti e la messa in sicurezza permanente della restante area attraverso l’impermeabilizzazione delle superfici. È inoltre previsto il monitoraggio delle acque di falda al fine di valutare lo stato qualitativo della stessa. Aria ha pubblicato il bando di gara il 5 febbraio 2025.
Monza Brianza
Bovisio Masciago – Area ex Relub. Area industriale dismessa dove a partire dagli anni ’50 fino al 1993 è svolta attività meccanica e di trattamento termico di carpenteria. Dalle indagini condotte in passato risultavano contaminati i suoli da idrocarburi, ammine aromatiche e rame. Le indagini aggiornate al 2023 hanno mostrato superamenti solo a carico dei metalli. Il procedimento di bonifica si è concluso con l’analisi di rischio che ha escluso il rischio per la salute umana. Il sito, pertanto, risulta non contaminato.
Cesano Maderno, aree ex Snia. Discarica abusiva cessata prima del 1980. Sono presenti rifiuti solidi di vario genere classificabili come pericolosi e non pericolosi e fusti di stoccaggio e deposito combustibili. Il suolo è contaminato da composti aromatici policiclici, idrocarburi, metalli, composti organici aromatici e Pcb. La progettazione prevede la messa in sicurezza permanente dell’area. E’ attualmente in corso la redazione del progetto esecutivo da mandare in gara.
Villasanta – Ex Lombarda Petroli. Area industriale dismessa dov’era svolta attività di deposito e stoccaggio di prodotti petroliferi. La contaminazione riguarda i suoli e la falda per la presenza di idrocarburi e metalli. È stato affidato l’incarico ad Aria Spa per l’esecuzione degli interventi sul sito. La stessa società sta procedendo anche alla riattivazione della barriera idraulica.
Monza
Monza – Area Fratelli Re di Schiantarelli. Ex area industriale ora dismessa. Lo stabilimento era adibito alle lavorazioni di cromatura, ramatura, cadmiatura, argentatura e verniciatura di parti metalliche con un piano seminterrato occupato dagli impianti di depurazione. L’inquinamento del sito riguarda solo la matrice suolo, per la presenza di metalli, in particolare cromo VI, e idrocarburi. L’intervento prevede la rimozione dei rifiuti presenti in loco, la demolizione delle strutture, l’asportazione del primo metro di terreno contaminato e la messa in sicurezza permanente per le restanti quote attraverso l’impermeabilizzazione delle superfici. Aria ha pubblicato il bando il 5 febbraio 2025.
Monza -Area Diefenbach. Intervento in capo ai privati.
Sondrio
Sondrio – Area exCotonificio Fossati. Zona industriale dismessa. Dalla fine ‘800 fino al 2011 si è svolta attività di filatura e lavorazione tessile. Risultano contaminati i suoli da metalli e idrocarburi e presenza di rifiuti. L’incarico affidato ad Aria per l’esecuzione degli interventi sul sito. La gara dovrebbe svolgersi entro marzo.
Varese
Malnate – Ex Siome (2 lotti). Area industriale ora dismessa, adibita in passato alla fabbricazione, lavorazione e fusione di prodotti in metallo. Nel suolo sono presenti metalli, idrocarburi pesanti e ipa. L’intervento di bonifica riguarda la rimozione dei serbatoi interrati e lo scavo e smaltimento dei terreni contaminati. La bonifica del primo lotto risulta chiusa in seguito alla disamina del collaudo e della valutazione di Arpa. Per il lotto ex Siome – Folla di Malnate, Aria ha pubblicato il bando di gara il 5 febbraio 2025.
Foto ed articolo Lombardia Notizie