“La sottoscrizione di questo Protocollo è il punto di arrivo di un’attività di collaborazione fra gli uffici regionali ed il Ministero che costituisce la condizione per proseguire nel percorso di condivisione istituzionale sui contenuti del Piano paesaggistico lombardo in adeguamento al Codice dei beni culturali e del paesaggio. Sono onorata che anche il sottosegretario Borletti Buitoni abbia riconosciuto la specificità e il contenuto innovativo del nostro modello”. Così l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, Claudia Terzi, ha commentato la sottoscrizione con il sottosegretario del Mibact, Ilaria Borletti Buitoni, del Protocollo d’Intesa per il Piano paesaggistico regionale, avvenuta a Palazzo Lombardia.
OBIETTIVI E FINALITÀ – “L’accordo tra Regione Lombardia e il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo) – ha ricordato Terzi – è finalizzato a valorizzare le ricchezze uniche del territorio lombardo tramite l’elaborazione congiunta di regole per tutelare e valorizzare il paesaggio mediante un quadro di norme chiare ed efficaci che permettano di rendere più semplici le procedure di autorizzazione paesaggistica per gli interventi in aree vincolate”.
L’APPLICATIVO INFORMATICO MAPEL – “La proficua collaborazione tra le istituzioni – ha sottolineato l’assessore lombardo – ha già avuto un primo significativo momento con l’adozione, anche da parte della Soprintendenza, dell’applicativo informatico Mapel, che abbiamo messo a disposizione di tutti i soggetti: Comuni, Province, Parchi, Comunità Montane, per il caricamento delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate. Ciò ha permesso la completa dematerializzazione degli atti – ha precisato Terzi -: ben 45.000 dal 2014 ad oggi, con un enorme risparmio di tempo, carta e oneri amministrativi”.
ULTERIORE PASSO AVANTI – “Il Protocollo di oggi rappresenta un altro importante passaggio – ha proseguito l’assessore regionale – perché attiva la collaborazione che ci consentirà di procedere all’aggiornamento del Piano paesaggistico regionale vigente, lo strumento fondamentale di tutela e valorizzazione del nostro territorio. Il Piano, costruito in maniera condivisa, potrà essere riconosciuto adeguato al Codice del Paesaggio e sarà garanzia di una sempre più attenta pianificazione e cura del nostro patrimonio naturalistico e culturale”.
I NUMERI – “La nostra regione è ricca di paesaggi, ma anche di vincoli, ben 891 – ha ammesso Terzi – e circa il 50 per cento del territorio assoggettato a tutela, con un patrimonio unico di laghi di fama mondiale, montagne, rete idrografica e siti Unesco. Con il recente riconoscimento delle mura venete di Bergamo, saliamo a 11 siti Unesco sui 53 a livello nazionale”.
STESSE TUTELE, MA GESTITE IN MODO NUOVO – “Il nuovo Piano – ha assicurato Terzi – ci consentirà di mantenere lo stesso livello di tutele, ma di gestirle in un modo nuovo, grazie all’introduzione di elementi innovativi che saranno fondamentali per l’attuazione del Piano stesso. Le parole d’ordine del Piano sono: efficacia nella tutela del paesaggio – ha spiegato l’assessore all’Ambiente – semplificazione della burocrazia e valorizzazione di un patrimonio unico a livello nazionale”.
LE NOVITÀ – Tra le novità introdotte dal Piano: la cartografia, sia conoscitiva sia di progetto, elaborata sulla base del Data Base Topografico aggiornato di Regione Lombardia in scala 1:10.000, contro il 1:300.000 del PPR vigente. Inoltre, i contenuti del Piano sono stati ridefiniti in coerenza con il Codice dei beni culturali. Il territorio regionale è suddiviso in 57 ambiti paesaggistici omogenei, ambiti geografici di paesaggio, coerenti con gli ambiti territoriali omogeni della legge regionale sul consumo di suolo; tutti gli 891 vincoli, in Lombardia, sono ricondotti a sole 65 aggregazioni per i quali fornisce criteri di gestione omogenei, ricostruendo e semplificando la complessa stratificazione di tutele paesaggistiche vigenti.
SNELLIMENTO AMMINISTRATIVO – “Al contempo – ha concluso l’assessore Terzi – accanto all’obiettivo primario di tutelare e valorizzare il paesaggio, il riconoscimento di conformità al Codice da parte del Ministero del Piano Paesaggistico lombardo, consentirà di ridurre i tempi delle autorizzazioni paesaggistiche che in Lombardia sono circa 14.000 l’anno”.