Al via a Bergamo l’Hotspot Infettivologico ASST Papa Giovanni XXIII

Al via stasera l’Hotspot Infettivologico dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo nell’ambito del progetto di gestione delle sindromi respiratorie virali durante i mesi invernali ­avviato da Regione Lombardia. Il servizio, attivo tutte le sere dalle ore 20:00 alle 24:00, ha l’obiettivo di offrire un supporto immediato ai pazienti negli orari di assenza del proprio medico curante, riducendo l’afflusso nei pronto soccorso per casi non urgenti.
L’Hotspot Infettivologico dell’ASST Papa Giovanni XXIII non è ad accesso diretto: i pazienti devono chiamare il numero 116117 (numero NEA della Continuità Assistenziale), gestito da AREU, che li metterà in contatto con un medico di continuità assistenziale per una consulenza telefonica che permetterà di valutare la necessità di indirizzarli all’Hotspot. In caso affermativo, dopo la visita da parte del medico di Hotspot, il paziente potrà essere reinviato al domicilio (con un referto ed eventuali prescrizioni di accertamenti o farmaci, o prescrizione di radiografia al torace) o, nei casi più gravi, inviato al Pronto Soccorso
Gli ambulatori Hotspot della Casa di Comunità di ASST Papa Giovanni sono dotati di dispositivi diagnostici avanzati, inclusi tamponi nasofaringei di terza generazione per il rilevamento dei virus influenzale, SARS-CoV-2, sinciziale e dello Streptococco Beta Emolitico Gruppo A, oltre a strumenti di diagnostica rapida come saturimetro e Ecografo Point of Care. Proprio nella giornata odierna la direzione strategica dell’ASST ha inteso verificare sul campo com’è organizzato il servizio rivolto ai cittadini.
“L’attivazione di questo progetto sperimentale mira a rafforzare gli interventi di cura nel periodo invernale, particolarmente critico per la diffusione delle malattie respiratorie – spiega Simonetta Cesa, Direttore Socio Sanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII –. Nel nostro Hotspot lavorano 10 medici di medicina generale, e infermieri appositamente formati, rispetto al coinvolgimento generale in tutta la Regione di oltre 500 medici di medicina generale e circa 270 medici di continuità assistenziale. Con l’apertura di questo nuovo servizio, che rappresenta una preziosa opportunità per offrire cure tempestive e mirate, ci impegniamo ad alleggerire il carico sui pronto soccorso e a garantire un’assistenza adeguata e qualificata anche fuori dagli orari di servizio dei medici di medicina generale”.
Gli Hotspot Infettivologici rappresentano una novità significativa nell’ambito del primo livello di cura, offrendo un punto di riferimento sul territorio per i cittadini con patologie respiratorie lievi, come raffreddori, influenza e altre sindromi virali.
Da dicembre 2024 fino a fine febbraio 2025, previa chiamata l NEA 116117, potranno accedere all’hotspot pazienti dai 6 anni in su, con patologie respiratorie e influenzali di grado lieve che necessitano di urgente assistenza durante le fasce orarie in cui non è prevista l’attività ordinaria dei medici di medicina generale.

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