Oratorio dedicato, Carlo Acutis a Cazzano è già Santo

Una mattinata di festa per salutare i primi dieci anni di attività del nuovo Oratorio e, soprattutto, per sancirne l’intitolazione al Beato Carlo Acutis, che il 27 aprile 2025 sarà canonizzato da Papa Francesco. L’annuncio da parte del Pontefice è arrivato lo scorso 20 novembre e questo ha autorizzato la parrocchia retta da don Egidio Rivola ad indicare da subito sulla nuova insegna esterna posizionata all’ingresso la dicitura “Oratorio San Carlo Acutis”.
La mattinata si aperta nella chiesa parrocchiale di S.Andrea con la messa concelebrata dallo stesso don Egidio e da don Cristian Mismetti, nativo di Cazzano e parroco di Grignano. In apertura Sergio Valda, a nome della comunità, ha letto un testo introduttivo che ha indicato i punti fondamentali della giornata. “Dieci anni fa – ha sottolineato – l’oratorio di Cazzano Sant’Andrea ha intrapreso un percorso di ristrutturazione che ne ha trasformato l’aspetto, rendendolo un luogo sempre più accogliente e in grado di rispondere alle esigenze della vita comunitaria e spirituale. Questa ristrutturazione è stata possibile grazie all’impegno instancabile di Don Pierino e a tutte le persone che lo hanno supportato con dedizione e generosità. Il loro lavoro, la loro passione e il loro spirito di comunità hanno reso possibile questo progetto, che oggi possiamo vivere e ammirare. In questa occasione, oltre a ricordare i frutti di questo lavoro di rinnovamento, viviamo anche un altro momento significativo: l’intitolazione al Beato Carlo Acutis. Vogliamo così onorare la memoria di un giovane che ha saputo vivere la sua fede con gioia, passione e dedizione, diventando un esempio luminoso per tutti noi, specialmente per i più giovani. La sua testimonianza di amore per l’Eucaristia e per la Chiesa, unita alla sua capacità di usare la tecnologia per diffondere il messaggio di Cristo, ci invita a fare di questo oratorio un luogo dove la fede possa crescere, essere condivisa e vivificata nella quotidianità. Che questa celebrazione sia un segno di rinnovamento per tutti noi e un invito a seguire l’esempio di Carlo, testimoniando la bellezza della fede in Cristo”.
Carlo Acutis nacque a Londra nel 1991 e si trasferì giovanissimo con la famiglia a Milano. Sin da piccolo manifestò una fortissima fede, che lo portò ben presto ad accostarsi quotidianamente all’Eucarestia e alla preghiera del Rosario. Aveva un’incredibile predisposizione all’informatica, utilizzata come strumento di diffusione della fede e dei valori cristiani. Realizzò una mostra con pannelli dedicati ai Miracoli Eucaristici, proposta anche a Cazzano lo scorso anno. 
Nell’omelia il parroco don Egidio Rivola ha sottolineato la gratitudine e l’emozione per un momento così importante. “Abbiamo la fortuna – ha detto – di disporre di un luogo in cui ritrovarci. Dobbiamo essere consapevoli che esso è reso vivo dall’impegno gratuito di tante persone che dedicano il proprio tempo agli altri. Non è cosa scontata o che non ci riguarda: dobbiamo tutti sentirci partecipi e responsabili, altrimenti il rischio è di avere una struttura bella ma vuota. Non è questo il caso, perché tanti hanno compreso l’importanza di fare dell’Oratorio un ambiente di riferimento e di valori, un luogo di formazione della persona nei suoi valori umani e cristiani, illuminato da oggi dall’esempio di Carlo Acutis”. Al termine della celebrazione è seguito il corteo verso l’Oratorio, aperto da un quadro raffigurante il futuro Santo e scortato dal gonfalone comunale e dai gagliardetti di Gruppo Alpini, Avis e Cazzano in Festa.Don Egidio ha scoperto fra gli applausi e al suono delle campane di San Rocco la nuova insegna esterna, prima di benedire i presenti e dare la parola al sindaco Serio Spampatti. “Non posso che ripetere i concetti espressi dal parroco – ha rimarcato il primo cittadino – a conferma di un’unità d’intenti che fa dell’Oratorio il principale punto di aggregazione della nostra comunità. Devo un grazie a tutti coloro che lo mantengono attivo e riservo un particolare ricordo a don Pierino Bonomi, che fu anima del progetto. Ebbi modo di confrontarmi spesso con lui per gli aspetti finanziari (sostenuti dal contributo di Fondazione Cariplo) e posso dire che abbia davvero speso tutto se stesso e la sua salute per l’Oratorio. La sua morte, due mesi dopo l’inaugurazione, non è stata certo dovuta al caso”. Nel 2016 la Sala Polivalente fu dedicata alla memoria di don Pierino, nel primo anniversario della sua morte, con una targa che riporta la frase “Chi vive nel cuore della gente, non muore mai”.
Fra ottobre e novembre di quest’anno la Parrocchia aveva indetto un vero e proprio sondaggio per decidere fra tre diverse figure la nuova intitolazione dell’intero Oratorio. San Domenico Savio ha ottenuto il 25% delle preferenze, San Filippo neri il 9% e Carlo Acutis il 62%. Le schede nulle sono state il 3% e quelle bianche l’1%. Nel pomeriggio dopo il pranzo conviviale è stato possibile rivivere la storia del nuovo oratorio grazie ad un video curato da giovani e adolescenti con Nicolò Spampatti (editor) e Sergio Valda (tecnico). Silvio Tomasini ha approfondito la figura di Carlo Acutis, prima che giochi e animazione a tema coinvolgessero tutti i ragazzi. Disponibili anche felpe e tshirt commemorative.

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