I carrozzieri di Confartigianato Imprese Bergamo lanciano un forte allarme in merito all’impennata dei costi delle polizze Rc Auto. Un aumento considerato sproporzionato se paragonato all’andamento dei costi delle riparazioni, sottolinea la categoria che, tra l’altro, da tempo denuncia il mancato riconoscimento del giusto valore per le ore di manodopera da parte delle compagnie assicurative.
Come riportato in questi giorni sugli organi di stampa da un rapporto del Codacons su dati IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, negli ultimi due anni il prezzo medio delle polizze Rc Auto è aumentato del 17,3%, passando da 353 euro a 414 euro. Un incremento che ha gravato notevolmente sulle tasche degli automobilisti, con un impatto diretto sulla categoria delle carrozzerie, che sono costrette a fronteggiare anche l’aumento costante dei costi per i materiali, come evidenziato invece dall’ufficio studi di Confartigianato. Secondo i dati, solo per il 2022 si sono registrati aumenti significativi nei costi dei pezzi di ricambio: +14,5% per articoli in gomma e materie plastiche, +14,0% per prodotti in metallo e +13,5% per pitture, vernici e smalti.
Un aumento non del tutto motivato, evidenziano i consiglieri della categoria dei carrozzieri di Confartigianato Imprese Bergamo.
«Non c’è dubbio che i costi dei sinistri siano aumentati, soprattutto quelli legati agli eventi atmosferici – sottolineano – ma l’incremento del 17,3% del costo delle polizze ci sembra eccessivo e non pienamente giustificato, quando noi a tutt’oggi stiamo continuando a lavorare con margini sempre più compressi. Tra l’altro, ad ogni aumento dei premi delle polizze auto (non solo Rc) corrisponde spesso anche una diminuzione dei massimali di risarcimento, oppure altre restrizioni o un aumento degli scoperti, specialmente sul rischio “eventi atmosferici”».
I consiglieri aggiungono come le compagnie assicurative stiano imponendo aumenti che non rispettano le reali dinamiche di mercato. «Infatti, mentre i costi per le polizze e i materiali aumentano, i compensi per la manodopera sono rimasti invariati. A prescindere dal fatto che le carrozzerie siano convenzionate o meno, si vedono riconosciute dalle compagnie di assicurazioni delle tariffe per la manodopera molto inferiori ai costi effettivi, una situazione che rischia di minare la qualità del servizio e la sostenibilità economica di molte imprese artigiane».
I carrozzieri di Confartigianato Imprese Bergamo evidenziano, inoltre, come le grosse compagnie decidano unilateralmente gli aumenti senza alcun confronto con le realtà che operano direttamente sul campo, come appunto le carrozzerie:
«Questo – ribadiscono i consiglieri – porta a un’ulteriore distorsione del mercato, che finisce per penalizzare le piccole imprese artigiane. Se tali aumenti sono davvero inevitabili, chiediamo che trovino almeno una coerente distribuzione nella filiera della riparazione, tassello finale del sinistro, e che vengano adottate misure concrete per riequilibrare il sistema, tenendo conto delle reali dinamiche economiche del settore».
La richiesta è che gli incrementi siano proporzionati ai costi effettivi e che, a tal fine, venga avviato un tavolo di confronto tra tutte le parti interessate per garantire una gestione più equa e sostenibile del mercato dell’autoriparazione».
«La qualità delle riparazioni e la sopravvivenza delle piccole imprese artigiane sono a rischio – concludono –. Tutti i soggetti coinvolti, dalle compagnie assicurative agli autoriparatori fino ai consumatori, dovrebbero lavorare sinergicamente con la consapevolezza di un obiettivo comune: garantire servizi di qualità, sicurezza e una rete economica sostenibile per tutti. La buona fede, il rispetto reciproco e il dialogo sono principi che devono guidare ogni decisione economica e ogni scelta nel nostro settore. La trasparenza non può mancare in un sistema che, da sempre, ha fatto dell’affidabilità e della professionalità il suo valore fondamentale. La categoria sta lavorando con la segreteria nazionale di Confartigianato Autoriparazione per trovare soluzioni che possano soddisfare tutte le parti in causa».