Perché ancora una grane mostra su Ottorino Garosio?
Garosio non è il pittore oleografico del “contado”. E’ un robusto artista che, partendo
dall’attaccamento alle scansioni quotidiane della vita dei valligiani, compone il suo “universo
umano” dove la vita nella sua versione più umile, quella dei sentimenti, del lavoro, delle gioie, della
spensieratezza, della speranza, della religiosità intesa come sacralità di tutte le creature,
compresa la bellezza della natura, diventa “l’occasione pittorica” per far trionfare la forza dei colori,
la colloquiante linea dei disegni, nonché la sinfonia delle sfumature, delle luci e del paesaggio.
La globalizzazione porta oggi l’uomo a misurarsi su vasti orizzonti ma anche a vivere e ripetere
schemi imposti da questi “vasti orizzonti” e molto spesso impersonali.
Sta venendo meno il valore della “civiltà locale”, ridotta troppo spesso a folklore, per lasciar spazio
a visioni imposte da sofisticati meccanismi economici “globali”.
Ma se così è, l’arte nella sua forza comunicativa diventa il mezzo più efficace per il collegamento
tra il locale e il globale, tra la “piccola patria del cuore” e quella più vasta di una umanità che
condivide valori, regole e comportamenti in linea con la dimensione più vasta e più potente.
L’arte di Garosio, come quella di ogni grande artista, ha proprio questo compito di collegamento.
Le mostre si terranno nei seguenti luoghi
A Vestone è prevista una mostra diffusa che farà perno sulla Sala espositiva di via Glisenti 43 e
sulla Sala Moroni. Alcune opere saranno esposte anche nei locali pubblici che daranno la loro
disponibilità ad ospitarle. Questa idea viene dall’esperienza fatta in occasione della mostra diffusa
dedicata a Giovanni Tabarelli.
A Bagolino l’esposizione si terrà presso Palazzo San Giorgio.
A Sabbio Chiese la mostra si terrà presso il Santuario della Rocca
A Brescia vi saranno due mostre, una presso la sede dell’ AAB in Vicolo delle Stelle e l’altra
presso la sede della Fondazione Martino Dolci in via Raffaello Sanzio.
Le esposizioni di Vestone e Brescia avranno come riferimento l’intera opera di Ottorino Garosio,
quelle di Bagolino e Sabbio Chiese approfondiranno aspetti specifici inseriti comunque in un
quadro di confronto con la produzione del’Artista.
Le mostre ed il catalogo sono a cura di un gruppo di curatori costituito da: Alfredo Bonomi, Fausto
Lorenzi, Michela Valetti coordinato da Gianfausto Salvadori con Emanuele Busi alla segreteria.
Sarà richiesto il patrocinio dei Comuni in cui si terranno le esposizioni nonché della Provincia di
Brescia e della Regione Lombardia.
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