Incremento del turismo locale, rivitalizzazione dei borghi interni alle prese con il tragico fenomeno dello spopolamento, promozione delle eccellenze enogastronomiche, supporto all’economia locale, tutela del patrimonio culturale immateriale e socialità. Le Pro Loco sono un motore economico per le comunità italiane, ritenute importanti da più di 9 italiani su 10 nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, secondo un’indagine del CENSIS condotta nel 2024 per UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco. In Italia sono oltre 6400 le Pro Loco rappresentate dall’UNPLI, coinvolgono una rete di più di 500 mila persone impegnate nell’organizzazione e promozione di attività, servizi ed eventi per la comunità, per un totale di 25 milioni di ore di volontariato l’anno. Associazioni che hanno resistito alla pandemia arrivando addirittura a crescere di 100 unità negli ultimi 4 anni.
Di questi risultati e del grande lavoro fatto per la tutela del patrimonio si è discusso sabato 16 e domenica 17 novembre durante l’assemblea dell’UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco Italiana – che si è tenuto a Roma all’Ergife Palace Hotel.
Una forte delegazione lombarda ha partecipato all’evento, con la presenza di numerosi rappresentanti delle diverse Proloco provenienti da tutto il Territorio: Agnadello (CR), Albavilla (CO), Calolziocorte (LC), Capriano del Colle (BS), Casalmaiocco (LO), Casteldidone (CR), Chiari (BS), Colle Beato (BS), Cornegliano Laudense (LO), Desio (MI), Gerenzano (VA), Guidizzolo (MN), Inzago (MI), Martinengo (BG), Montanaso (LO), Pandino (CR), Paullo (MI), Pizzighettone (CR), Ponti sul Mincio (MN), Pontida (BG), Rivolta d’Adda (BG).
Parole importanti da parte del presidente di UNPLI Lombardia Pietro Segalini, hanno sottolineato ancora una volta il grande spirito che anima il lavoro quotidiano delle diverse Comunità Locali: “Le Pro Loco si dimostrano punti di riferimento per il Territorio. Il quotidiano e instancabile lavoro che svolgono con impegno e con forte spirito di unione e collaborazione, sono un grande valore aggiunto per la valorizzazione di tutte quelle eccellenze, spesso poco note e di cui la nostra Regione e il nostro Bel Paese sono ricche, che invece vanno promosse e tramandate. Le Proloco giocano un ruolo da protagoniste grazie alla propria fitta e proattiva rete di volontari capace di coinvolgere e intercettare un pubblico sempre più ampio in eventi e manifestazioni che valorizzano le proprie realtà, come ben evidenziato dai dati del Censis. Sagre, feste, manifestazioni che non solo rafforzano lo spirito di comunità, ma che promuovono e divulgano le bellezze dei Territori ad un pubblico sempre più ampio”.
Ha fatto sentire forte la sua presenza l’Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia Barbara Mazzali: “Le Pro Loco sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Rappresentano non solo la memoria viva delle tradizioni, ma anche un motore insostituibile di sviluppo turistico e sociale. Grazie
a loro, i nostri borghi continuano a vivere, raccontare la propria storia e attrarre visitatori da ogni parte del mondo. In Lombardia, queste associazioni sono veri e propri ambasciatori del nostro patrimonio culturale, custodi di una bellezza che merita di essere condivisa e vissuta. Regione Lombardia è al loro fianco, consapevole del valore che apportano al nostro sistema turistico. Con il recente aumento della dotazione per il bando dedicato, abbiamo garantito un sostegno concreto a tutte le 213 Pro Loco iscritte all’albo regionale, riconoscendo un contributo di 2.000 euro ciascuna. È un gesto che conferma il nostro impegno verso chi lavora ogni giorno per rendere la Lombardia una destinazione unica, capace di coniugare tradizione, innovazione e accoglienza. Ma oltre al sostegno economico, voglio sottolineare il valore umano di queste realtà. Ogni evento, sagra, festa di paese è il frutto della passione e del volontariato di chi crede nella forza della comunità e nella bellezza dei nostri territori. È grazie a loro se oggi possiamo parlare di una Lombardia che sa accogliere, emozionare e lasciare un ricordo indelebile. Come Assessore, il mio impegno è continuare a dare voce e risorse a chi, con dedizione, contribuisce a fare della nostra Lombardia una terra d’eccellenza. Credo fermamente che il futuro del nostro turismo passi attraverso il rafforzamento di queste reti locali, capaci di unire tradizione e innovazione, memoria e visione. Alle Pro Loco va il mio più sentito ringraziamento e il mio invito a continuare a credere in ciò che fanno: perché solo insieme possiamo scrivere un nuovo capitolo di successo per i nostri territori.”
A fare gli onori di casa e ad accogliere le delegazioni e le autorità provenienti da tutta Italia, Antonino La Spina, riconfermato Presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia durante l’Assemblea. “Un appuntamento – commenta con soddisfazione il Presidente Antonino La Spina – che ha avuto l’obiettivo di affermare il ruolo strategico delle Pro Loco per il territorio italiano e rinnovare gli organi dell’Associazione. L’Assemblea è stata un’importante occasione di confronto con le istituzioni su temi centrali per il terzo settore, per il turismo, le comunità e il patrimonio culturale immateriale del Paese. Un momento per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni perché dei circa 3-4 mld di euro generati dal nostro mondo, il 70% è frutto della nostra organizzazione e quindi di iniziative autofinanziate, il restante 30% arriva dal pubblico, questo significa che con il nostro lavoro riusciamo a dare una mano molto forte alle comunità.”
Il ruolo delle Pro Loco secondo i dati del Censis
Il ruolo delle Pro Loco ancora oggi ampliamente riconosciuto. Secondo l’indagine Censis svolta quest’anno per conto dell’Unpli, più di 9 italiani su 10 ritengono molto o abbastanza importante il ruolo delle Pro Loco nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, percezione condivisa in modo trasversale a gruppi sociali e territori. Quasi il 60% delle persone dichiara di aver partecipato almeno una volta a un evento Pro Loco nel 2023. Di queste, il 43,5% afferma di aver partecipato a eventi organizzati da Pro Loco durante i propri viaggi.
Dall’indagine Censis risulta che, nel 2023, il 22,6% delle Pro Loco ha registrato più di 5.000 partecipazioni alle attività e gli eventi organizzati durante l’intero anno, con un picco eccezionale raggiunto con 200.000 partecipazioni dichiarate da una Pro Loco. Il 41,4% stima che l’andamento del numero di partecipazioni ai propri eventi sia tornato uguale rispetto agli anni prima del Covid, e il 37,3% afferma che sono aumentati. Il 90,9% ha utilizzato principalmente i Social Media come forma principale di comunicazione per promuovere le proprie iniziative, marcando l’adattabilità delle Pro Loco alle nuove forme di comunicazione.
Le principali attività delle Pro Loco
Pur essendo le sagre una delle attività principali gestite dal 91% delle Pro Loco, una recente ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre evidenzia come queste organizzazioni si distinguano per una varietà di iniziative che spaziano dagli eventi musicali 80%, religiosi 57%, gestione di uffici turistici a quella di musei 46%, siti storici e ambientali 29%, attività di salvaguardia ambientale 46%, fino alla promozione di eventi e incontri formativi e culturali 40%.
Oltre l’80% delle associazioni è attivamente coinvolto nella valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, come quelli a marchio DOP, IGP, DOC e DOCG, segno di un forte impegno nella promozione delle eccellenze del territorio. Non meno importante è la tutela del patrimonio storico e ambientale, con circa il 70% delle Pro Loco che gestiscono iniziative legate a parchi naturali e siti di interesse culturale.
Promotori di un turismo sostenibile, inclusivo e accessibile
Le Pro Loco sono anche protagoniste nel sostegno al turismo sostenibile, spesso lontano dai flussi di overtourism. Secondo la ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre ben l’87% delle associazioni operano in territori non massificati dal turismo di massa, contribuendo a stimolare l’economia locale attraverso eventi che attraggono non solo i residenti, ma anche turisti provenienti da altre regioni o dall’estero. La partecipazione a questi eventi è infatti in crescita, con un 16% di visitatori che arriva da fuori regione.
In questo contesto, le Pro Loco abbracciano anche la filosofia dello slow tourism, con eventi che favoriscono un turismo più lento e accessibile. La ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre sottolinea come le Pro Loco prestino grande attenzione all’accessibilità, con il 94% che valuta la fruibilità degli spazi per le persone con disabilità, e l’87% che adotta misure per favorire la mobilità di chi usa ausili come carrozzine o deambulatori. Inoltre, l’inclusività non si limita alla fruizione degli eventi, ma si estende anche alla partecipazione attiva, con numerosi volontari con disabilità coinvolti nelle attività.
Il ruolo del volontariato
Le Pro Loco si sostengono principalmente grazie all’attività dei volontari, un elemento centrale per il loro funzionamento. In particolare, molti anziani contribuiscono a mantenere vive le tradizioni locali, promuovendo uno scambio intergenerazionale che arricchisce non solo le attività organizzate, ma anche la trasmissione del patrimonio immateriale. Le associazioni che gestiscono eventi religiosi o sagre, ad esempio, si avvalgono in larga parte di volontari con oltre 65 anni, confermando l’importanza di queste figure nel mantenimento della tradizione e della cultura locale.
Persone che prestano il loro tempo per promuovere il proprio territorio, investono le proprie energie e trovano le risorse per rendere vivi i luoghi nei quali operano e soprattutto per frenare la piaga dello spopolamento dei piccoli centri urbani.
L’UNPLI è, inoltre, iscritta all’Albo nazionale del Servizio Civile Universale e offre la possibilità a giovani, dai 18 ai 28 anni, di prestare servizio presso le sedi di Pro Loco dislocate in tutta Italia. Negli ultimi 20 anni l’Unpli ha formato oltre 30.000 ragazzi, che hanno svolto e svolgono progetti inerenti alla promozione dei territori, della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, della tutela del paesaggio e delle tipicità regionali. Un’attività che garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un’occasione di crescita
personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Autofinanziamento e sostenibilità economica
Infine, va sottolineato che le Pro Loco coprono oltre la metà dei costi attraverso l’autofinanziamento (54%), il restante con contributi privati (19%) e pubblici (27%). Questo modello di sostenibilità economica conferma la capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente, garantendo continuità alle attività e rispondendo con agilità alle necessità dei territori. In sintesi, le Pro Loco si confermano come protagoniste nell’ecosistema culturale e turistico italiano, grazie alla loro capacità di promuovere le tradizioni locali, valorizzare il patrimonio, sostenere il turismo sostenibile e inclusivo, e rispondere con impegno e passione alle esigenze delle comunità locali.
L’impatto economico delle sagre
Gli eventi organizzati dalle Pro Loco ogni anno sono circa 110 mila in tutta Italia, attraggono 88 milioni di partecipanti di cui 76,5 milioni provengono dalla regione, 9,7 milioni dal resto d’Italia e 1,8 milioni dall’estero, il 24% sono anziani, 45% famiglie e 31% sono giovani. Di queste manifestazioni 20 mila sono sagre per una spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta dalle Pro Loco con la collaborazione di amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, culturali, sportive, religiose, consorzi di tutela di prodotti locali, un indotto di 2,1 miliardi di euro, 10.500 occupati e più di 300.000 volontari.
L’impatto economico delle sagre è significativo e può manifestarsi in vari modi: incremento del turismo, sviluppo delle attività locali, promozione dei prodotti tipici, investimenti in infrastrutture, sviluppo di nuovi servizi, rafforzamento della comunità e ciclo virtuoso di reinvestimento. Per incentivare la crescita e il potenziamento di queste iniziative, Unpli dal 2018 assegna annualmente il bollino di Sagra di Qualità alle più meritevoli, e dallo scorso anno anche il marchio Eventi di Qualità. Attualmente sono più di 250 le manifestazioni che hanno ottenuto il riconoscimento.