Recintata e spianata l’area dove avverrà la realizzazione dell’impianto di distribuzione e produzione di idrogeno ad Iseo. Ma i lavori vano a rilento. Non sono ancora partiti invece quelli autorizzati dalle amministrazioni comunali per gli impianti di Brescia e di Edolo.
La consegna del primo treno ad idrogeno, per l’addestramento ai macchinisti, è prevista per la fine di gennaio 2025.
Dal mese di marzo 2025 a tutto settembre 2025 Ferrovie Nord, il gestore della rete, ha richiesto la chiusura della linea completa da Marone a Edolo per lavori di potenziamento infrastrutturale e messa a norma di circa 4 km di gallerie, sui 103 km dell’intera linea.
I lavori nelle gallerie sono gli stessi che sarebbero serviti per elettrificare la linea, sono serviti invece da pretesto per non farla. L’elettrificazione sarebbe stata molto meno costosa, più funzionale e con sicuri risultati ambientali per il territorio.
Un’analisi costi benefici avrebbe dato risultati negativi. Per questo la Regione non si è dotata di tale strumento. 400 milioni per un investimento manterrà gli stessi tempi di viaggio, lasciando inalterata la frequenza dei treni. Mentre l’idrogeno non sarà verde, perchè prodotto con l’ausilio del gas di Snam e A2A. In questa lunga fase dei lavori, i disservizi aumenteranno, creando nuovi e pesanti disagi ai pendolari.
A settembre del 2025 è prevista la chiusura totale di tutta la tratta Brescia-Edolo per 10 giorni che servirà per l’allacciamento e il collaudo degli impianti installati per il sistema di controllo del traffico ACC. La sala operativa verrà subito dopo chiusa e i 10 dirigenti del centro operativo d’Iseo verranno trasferiti a Saronno.
Anche i lavori di realizzazione dell’officina di Rovato vanno avanti a velocità ridotta. I capannoni non sono ancora completati e il ritardo è di circa un anno.