È stato eletto con una percentuale di voti favorevoli altissima, il 96%, il nuovo segretario generale dello SPI-CGIL di Bergamo, il sindacato provinciale dei pensionati, che conta circa 47mila iscritti in Bergamasca. Alla guida dell’organizzazione da oggi c’è Giacomo Pessina, 57 anni, iscritto alla CGIL dal 1992, poi delegato sindacale della FP-CGIL all’ospedale di Bergamo dove lavorava come operatore tecnico e di cui è tutt’ora dipendente.
Pessina è impegnato a tempo pieno per il sindacato dal 1999. Dal 2000 al 2008 è stato segretario generale della FP-CGIL provinciale, a seguire è stato parte della segreteria provinciale della Camera del Lavoro CGIL dal 2010 al 2016. Nel sindacato pensionati ha ricoperto il ruolo di segretario organizzativo dal 2017 fino ad oggi. Pessina prende il posto della segretaria generale uscente Augusta Passera, che dal 2016 guidava la categoria.
All’elezione di questa mattina erano chiamati 87 aventi diritto al voto, cioè i componenti dell’assemblea generale SPI. I votanti sono stati 75, i favorevoli 72 e 3 i contrari. Ai lavori della seduta dell’assemblea erano presenti anche il segretario generale dello SPI-CGIL della Lombardia, Daniele Gazzoli, e il segretario generale provinciale CGIL Marco Toscano.
In chiusura dei lavori è stata anche integrata la segreteria provinciale SPI, con due nuovi eletti: vi fanno parte Carmen Carlessi (già nell’organismo precedente), Rossella Barcella e Marcello Bertazzoni.
“Dopo la nostra presenza in piazza il 30 ottobre, ora il prossimo appuntamento è la mobilitazione del 29 novembre, quando saremo di nuovo in manifestazione al fianco di tutta la CGIL nel giorno dello sciopero generale di 8 ore proclamato insieme alla UIL per cambiare la manovra di bilancio del governo” ha ricordato questa mattina Pessina. “Proseguirà, intanto, il nostro lavoro sul territorio, con l’assistenza e la rappresentanza in primo luogo dei pensionati attraverso i nostri Sportelli Sociali dedicati ai loro bisogni e alle loro necessità, alla salvaguardia dei loro diritti, che spesso rimangono inespressi per mancanza di informazione o del giusto e paziente accompagnamento nel richiederli. Ma rilanceremo anche la contrattazione con gli enti locali, da riprendere con forza. Ricominceremo ad incontrare gli amministratori pubblici, pur consapevoli che i tempi sono cambiati, che l’unità sindacale ha subito una battuta d’arresto e che le divisioni sindacali nazionali si ripercuotono anche a livelli locale”.
“Lo SPI di Bergamo è anche, però, una grande organizzazione con centinaia di volontari impegnati a garantire un determinate supporto alla CGIL nelle sue 45 sedi della provincia, che sono presìdi vivi in cui l’accoglienza e il primo orientamento, per pensionati e lavoratori attivi, è coordinato dai preziosi volontari dello SPI”, ha aggiunto, in conclusione, Pessina.