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RIPRISTINO SP9, DEFINITE LE MODALITÀ DI INTERVENTO PER RISOLVERE I DANNI CAUSATI DALLE QUATTRO FRANE DEL 9 SETTEMBRE

Nella mattinata del 9 settembre, a seguito di un evento pluviometrico particolarmente intenso, la SP9 tra Gargnano e Valvestino è stata interessata da quattro distinti eventi franosi che hanno danneggiato e reso inagibile la sede stradale e, in alcuni casi, hanno causato il crollo della stessa. Il Settore Strade della Provincia di Brescia, valutate varie ipotesi progettuali con il supporto dei geologi incaricati, dopo un confronto con le Amministrazioni Comunali interessate ha definito le modalità di intervento per ripristinare la viabilità nel più breve tempo possibile. L’intervento complessivo ha come obiettivo quello di poter rendere transitabile la strada provinciale a doppio senso di marcia, ma verrà raggiunto per fasi. Con l’avanzare dei lavori sarà possibile prevedere periodi transitori in cui sarà garantita la percorrenza della strada a senso unico alternato in corrispondenza delle frane: soluzione che eviterebbe agli abitanti della zona di ricorrere a percorsi alternativi molto più lunghi, riducendo il più possibile i disagi.

L’intervento complessivo sulla SP9 si suddivide in quattro zone, ovvero dove si sono verificate le quattro frane, due di queste più gravi, con crollo della sede stradale. Le frane si trovano al km 12+200, al km 13+000, al km 12+400 e al km 15+800. Le opere previste avranno la funzione di garantire la stabilità dei fronti instabili a medio-lungo termine, limitando l’evoluzione geomorfologica locale in prossimità della sede stradale della SP9.

Per risolvere i danni causati dalle due frane più gravi (km 12+200 e km13+000) si interverrà con importanti opere di consolidamento e messa in sicurezza attraverso la posa di “ombrelli consolidatori”, cioè di strutture metalliche monoancoraggio ancorate al terreno mediante tiranti profondi, e la formazione di berlinese di micropali e tiranti con cordolo in cemento armato. Inoltre, saranno posate barriere anti debris-flow flessibili in rete d’acciaio per la mitigazione del rischio indotto da colate di fango e detriti. Il tutto si completerà con l’asfaltatura e con la posa di una cunetta alla francese per l’allontanamento delle acque piovane e con l’installazione di una nuova barriera guardrail. Questa tipologia di opera è stata scelta sia per facilità di posa in opera dei singoli elementi, sia per evitare la realizzazione di strutture particolarmente impattanti dal punto di vista strutturale e visivo.

Sulle due frane secondarie si interverrà con formazione di berlinesi di micropali e tiranti con cordolo in cemento armato e con la posa di una rete a doppia torsione con rafforzamento corticale e chiodature a maglia. Anche in questo caso, l’opera di concluderà con asfaltatura, posa di cunetta per l’allontanamento dell’acqua piovana e nuovo guardrail.

I lavori di accantieramento inizieranno la prossima settimana.

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