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Zootecnia di Montagna, Confcooperative FedAgriPesca: “Produzione in calo del 10%.”

Aumento dei costi, chiusura delle stalle e mancato ricambio generazionale. La zootecnia di montagna è in grave difficoltà, con un calo della produzione di latte superiore al 10% negli ultimi due anni e il 7% delle attività che non ce l’hanno fatta. Un’emergenza al centro del confronto del “Tavolo Latte Montagna” di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia, che si è tenuto oggi a Bergamo all’interno di B2Cheese, la Fiera Internazionale lattiero-casearia dedicata a produttori e buyer del settore. Durante l’incontro, i rappresentanti delle principali cooperative lattiero-casearie montane delle province di Bergamo, Brescia e Sondrio si sono confrontati con l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, per chiedere interventi urgenti.

La richiesta principale di Confcooperative è chiara: l’istituzione di un tavolo permanente sulla zootecnia di montagna, dove si possano valutare strategie per sostenere le imprese colpite dai cambiamenti climatici e da difficoltà strutturali che ne mettono a rischio la sopravvivenza.

“Il sistema latte di montagna, soprattutto quello legato alle filiere certificate (DOP, Prodotto di Montagna e PAT), si trova ad affrontare una sfida complessa, ormai diventata strutturale. Eventi recenti, come l’inflazione e le condizioni climatiche avverse hanno accelerato la crisi, ma non sono le uniche cause del problema” spiega Fabio Esposito, referente Lombardia del gruppo di lavoro Zootecnia Latte di Montagna di Confcooperative FedAgriPesca.

“Il nostro micro sistema economico – sottolinea – si fonda su risorse limitate e su stalle molto diverse tra loro, per dimensioni, tipologia di gestione e posizione geografica. Le cooperative hanno una visione chiara di questa realtà, che deve essere protetta ad ogni costo, anche facendo scelte difficili e antieconomiche. Non possiamo permettere che altre stalle chiudano, perché l’intero sistema ne subirebbe le conseguenze. Ma queste scelte, oggi, rischiano di gravare senza interventi strutturali. Un solo dato tra i tanti: il costo della raccolta del latte può incidere per pochi punti percentuali fino al 25% sul prezzo del latte, come nel caso della realtà che gestisco io, ma ci sono situazioni dove l’impatto è ancora maggiore”.

In questo contesto, Confcooperative FedAgriPesca Lombardia chiede misure mirate per sostenere le cooperative, che includono: agevolazioni per l’accesso al credito sia per nuovi investimenti, sia per coprire i costi operativi ordinari, che pesano in modo sproporzionato nelle aree montane rispetto alla pianura. La proposta è l’introduzione di strumenti finanziari, come il credito agevolato e strumenti di abbattimento dei tassi di interesse, che possano garantire un supporto stabile nel lungo termine. Oltre a questo, interventi strutturali per alleggerire il carico delle cooperative che si fanno carico dei costi operativi per le aziende agricole del territorio.

Il problema non è però solo la sostenibilità economica, ma anche la sostenibilità sociale e ambientale. La cooperazione nella zootecnia di montagna rappresenta più del 70% della raccolta e della gestione del latte. Le cooperative svolgono un ruolo chiave nella tutela del territorio montano, preservando l’equilibrio dell’ecosistema locale e mantenendo vive le attività economiche nelle aree più isolate. “Se non si interviene subito – ribadisce Esposito – il rischio è che anche le cooperative entrino in crisi e non possano più svolgere questo ruolo”.

La competitività delle imprese montane si basa sulla valorizzazione dei prodotti di qualità, tra cui molti formaggi DOP, ma anche i prodotti con certificazione “prodotto di montagna”. “È fondamentale attuare strategie per salvaguardare queste produzioni, garantendo un’adeguata valorizzazione e accesso ai mercati, ma tutelandone anche la loro tenuta, anche a fronte degli eventi climatici estremi, facilitando anche il ricorso alle deroghe ai Disciplinari, se necessario. Con interventi mirati possiamo ancora salvaguardare territori, imprese e le nostre eccellenze”, prosegue Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia.

Anche Lucio Moioli, presidente di Confcooperative Bergamo, evidenzia l’importanza di tutelare la cooperazione di montagna e le latterie che operano in quei territori, un’attenzione che è parte integrante del programma di mandato, declinata anche nella composizione degli organi di rappresentanza dell’associazione. “Abbiamo istituito all’interno del consiglio provinciale una delega specifica alle aree interne proprio per valorizzare il ruolo significativo che le cooperative ricoprono nei contesti montani e per sostenere le latterie di montagna: elementi chiave per la salvaguardia dell’economia e dell’ecosistema locale” conclude.

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