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Don Alessandro saluta Ponte Selva e Ponte Nossa, sarà parroco a Comenduno

A ben guardare più che un addio è stato un “benvenuto” per un nuovo amico, che resterà per sempre legato alle comunità che ha servito per nove anni. Giornata di saluti domenica 15 settembre per le parrocchie di Ponte Selva (al mattino) e Ponte Nossa (in serata) che hanno riservato un caloroso abbraccio al parroco don Alessandro Angioletti, destinato dal Vescovo a guidare la parrocchia di Cristo Re a Comenduno, in comune di Albino. Al mattino la celebrazione si è tenuta nella chiesa di Ponte Selva (che fa parte del comune di Parre), seguita da un aperipranzo che ha coinvolto l’intera comunità. Nel corso dell’omelia, poi ripresa anche a Ponte Nossa, don Angioletti ha ricordato come “la Chiesa è una relazione vivente che si incarna nelle nostre relazioni, alcune facili, altre un po’ meno. Certamente seguire Cristo non è facile, soprattutto quando ci mette in discussione attraverso la domanda: Chi sono io per te? Seguire Cristo non è facile, soprattutto quando ci chiede di dare tutto di noi stessi e delle nostre capacità a servizio della Chiesa, della comunità, di questa grande famiglia che siamo chiamati a servire ogni giorno con fatica, ma anche con soddisfazione e con gioia, proprio come facciamo nelle nostre famiglie. Nessuno può vivere nella Chiesa, nella comunità, se non cammina insieme ai fratelli dietro a Cristo; nessuno è degno di servire una comunità se vuole camminare davanti a tutti e a Cristo stesso. Abbiamo bisogno di essere Chiesa interpellata da Cristo, Chiesa che si lasci scuotere da Lui, che si lasci porre gli interrogativi più grandi dandone riposta insieme e non da soli”.  “Questo è il prete: – ha aggiunto don Alessandro –  colui che al termine del proprio lavoro, non può che ricordarsi della parola detta dal Maestro: «Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”.
Al termine della messa celebrata a Ponte Nossa (con al suo fianco fra gli altri l’amministratore parrocchiale di Premolo don Marco Perletti e mons. Giuliano Borlini, arciprete di Clusone) don Angioletti ha pregato davanti all’affresco della miracolosa lacrimazione e deposto sull’altare il pallio da Buon Pastore ricevuto nel 2015 nel giorno del suo ingresso in parrocchia, lasciandolo a disposizione del suo successore. In Oratorio è seguita la festa, introdotta dalle note del Corpo Musicale Cremonesi che ha dato il benvenuto sul piazzale esterno. Dopo un sontuoso rinfresco c’è stato lo spettacolo a sorpresa sotto la tensostruttura, introdotto dalle parole di ringraziamento del sindaco Stefano Mazzoleni (“abbiamo costruito un dialogo adulto e concreto. Promettimi che smetterai di fumare come ho fatto io…”) e dal saluto di Gino Condomitti a nome delle Associazioni. I giovani e tutti i volontari dell’Oratorio hanno poi imbastito una serata densa di emozioni, con richiami a don Camillo (don Alessandro ne rivedrebbe i film all’infinito), al treno (altra passione del parroco) e alle esperienze vissute in parrocchia e in Oratorio. Ricordando un successo di Laura Pausini, i giovani nossesi hanno ricordato l’indissolubile “Nossitudine” a distanza (un misto fra nostalgia e gratitudine) che legherà don Alessandro alla comunità. In chiusura, dopo un video-collage con il grazie di decine di parrocchiani, la riproposizione di “Aggiungi un posto a tavola”. Perché d’ora in poi don Alessandro sarà per tutti “un amico in più”.

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