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Calcio e inclusione, binomio perfetto a San Pellegrino: vince l’Ass. Mondonico, Atalanta seconda

La quinta edizione della Dream Cup vede contrapposti, nella finalina, l’Aurora Seriate Special contro la Rappresentativa Special Delegazione Bergamo. Parte subito bene la Rappresentattiva Bergamo, che si presenta in area con il suo numero 2, il quale apre troppo il destro e manda largo una grande chance. È lo stesso numero 2 a non fallire un’occasione qualche minuto dopo, tiro ad incrociare che buca il portiere dell’Aurora Seriate e porta vanti la Rappresentativa Bergamo. Il portiere dell’Aurora fa un grande intervento per evitare di subire la seconda rete, respingendo un tiro ravvicinato della Bergamo Special, ma non riesce ad evitare che la rappresentativa Bergamo raddoppi, sempre con l’attaccante numero 2. Il terzo gol arriva a firma del 10 dei biancorossi, scatenati nel primo tempo. La quarta rete è un tiro di pregevole fattura del numero 7, che da lontano arma un destro preciso a battere il portiere dell’Aurora. L’estremo difensore è però molto reattivo in un paio di circostanze, quando si oppone con il corpo a conclusioni anche ravvicinate.

Nulla avrebbe potuto, nel secondo tempo, su una gran botta da fuori del numero 7 della Rappresentativa Bergamo, tiro che però si stampa in pieno sul palo. Nulla può, però, sul tentativo ravvicinato del numero 11, che mette all’angolo la palla del 5 a 0, e poi sotto la traversa quella del sesto gol per i biancorossi. L’Aurora Seriate ci prova da fuori: bel tiro ben neutralizzato dal portiere della Rappresentativa Bergamo, che poi trova il settimo gol alla fine di un’azione insistita. È la rete finale che consegna il 3° posto alla Rappresentativa Bergamo Special, quarta l’Aurora Seriate.

FINALE 1° – 2°: ASS. MONDONICO – ATALANTA FOR SPECIAL 6-2

Il primo posto è affare tra Associazione Mondonico e Atalanta for Special, quest’ultima alla prima partecipazione a questo torneo. Subito in avanti l’Associazione Mondonico: cross dalla destra, la difesa orobica rinvia colpendo in pieno volto un giocatore della Mondonico, palla in rete e vantaggio immediato. Insiste l’Associazione, che trova il due a zero su un tiro da fuori che il portiere atalantino non trattiene: uno-due nel giro di un paio di minuti. L’Associazione sfiora anche il tris in un paio di occasioni, grande intensità in questo inizio di gara, nonostante il solleone che obbliga le squadre a un cooling break.

L’Atalanta for Special prova a reagire, ma si espone alle ripartenze avversarie, come quella che porta il numero 8 dell’Associazione Mondonico a mettere in porta la sfera per il 3 a 0. La Dea prova a rimettersi in corsa, ma il tiro del numero 22 viene respinto benissimo dal portiere, poi l’Associazione affonda ancora e trova il poker. I bergamaschi non si arrendono, ma il tentativo ottimo da fuori del numero 20 viene neutralizzato dal portiere dell’Associazione Mondonico che con un volo plastico e un colpo di reni mantiene la porta inviolata.

La seconda frazione si apre su ritmi più compassati. L’Atalanta manovra bene la sfera, ma si infrange puntualmente sulla figura del portiere avversario, davvero insuperabile. La Dea si fa male da sola, perché un fraintendimento tra il 4 e il portiere porta gli orobici a infliggersi il più classico degli autogol, 5 a 0. I bergamaschi si rimettono in carreggiata con una sassata violenta del proprio numero 20 (eletto miglior giocatore del torneo), che buca il portiere e rende meno pesante il passivo. Anzi, il numero 22 arriva in buona posizione per calciare in porta e forse riaprire il discorso, ma il suo destro vola alto. È l’Associazione Mondonico a timbrare di nuovo, conclusione violenta del numero 2 che sorprende il portiere orobico e fa 6 a 1. Finita? Assolutamente no, perché il numero 19 neroblu trova la puntata da fuori che bacia il palo e si insacca. Era l’ultima emozione della partita, che si chiude con il risultato di 6 a 2 a favore dell’Associazione Mondonico, che può così festeggiare la vittoria del torneo dedicato all’ex allenatore. La Garrincha Cup, il premio al miglior giocatore del torneo, va a Francesco, numero 20 dell’Atalanta.

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