In occasione dell’ “Anno delle radici italiane nel mondo”, giovedì 8 agosto alle 21 è in programma un nuovo appuntamento a Gandino della rassegna “Valli Bergamasche Andata e Ritorno”. Propone una serie di appuntamenti dedicati ai cittadini emigrati, ma non solo, per riscoprire le proprie radici e la propria storia. Nello spazio esterno della corte di Vicolo Cugini, 5 (a pochi passi dalla piazza del Municipio di Gandino) verrà proposto il recital “Ritals, quando i migranti brutti, sporchi e cattivi eravamo noi”. Lo spettacolo è tratto dal libro “O mia patria” di Nicole Querenghi Cordier e nel titolo “Ritals” richiama il termine gergale francese con cui veniva indicata in modo dispregiativo una persona di origini italiane. Venne applicato agli operai italiani immigrati in massa in Francia e Belgio prima e dopo la seconda guerra mondiale. Viene narrata la storia di Giacinto Querenghi (nonno della scrittirce Cordier) ed Henriette: l’amore, la nostalgia, l’orgoglio e la speranza di due giovani che si incontrano nell’Europa in fiamme all’indomani della prima guerra mondiale e mentre se ne prepara una seconda. Giacinto, reduce dal fronte, nel 1919 da Gandino iniziò il viaggio in cerca di fortuna che lo portò in Francia, nella città di Delle, dove incontrò Henriette: una giovane donna a cui la guerra ha strappato familiari e amici, che si innamora di Giacinto ed è capace di superare la diffidenza da cui erano circondati gli italiani. E’ la storia di intere generazioni di italiani e gandinesi, che hanno vissuto sulla propria pelle l’epopea della migrazione, tra pregiudizi e inaspettati spiragli di luce. La serata gode del patrocinio di Italea, il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR. Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare di 20 gruppi, uno in ogni regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i “viaggiatori delle radici”. Vengono organizzate esperienze di viaggio personalizzate, che possono durare un solo giorno, e in questo caso l’itinerario toccherà il paese d’origine e i luoghi che richiamano le memorie familiari, o più giorni, includendo anche una serie di attività che permetteranno di approfondire la cultura italiana con le sue tradizioni.
Protagonisti della serata di Gandino Alessandra Ingoglia (voce narrante), Fabio Bertasa (voce e chitarra) e Francesco Moro (fisarmonica). La serata (ingresso libero) si terrà anche in caso di pioggia.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario