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A Pisogne, “Corrispondenze”, la mostra di Bruno Zoppetti

Dal 6 luglio al 4 agosto l’esposizione al Museo Mirad’Or e alla Chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne a cura di Marco Albertario.

Si inaugura sabato 6 luglio alle ore 17 e sarà aperta fino al 4 agosto al Museo Mirad’Or e alla Chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne la mostra ‘Corrispondenze” di Bruno Zoppetti, a cura di Marco Albertario, direttore dell’Accademia Tadini, Lovere.. L’evento espositivo propone il percorso di Bruno Zoppetti, artista bergamasco apprezzato a livello europeo per le sue opere informali e figurative, a 40 anni dalla sua prima personale, tenutasi nell’agosto del 1984. La mostra si sviluppa nei due centri culturali più importanti della cittadina sebina: il Mirad’Or, suggestivo museo-installazione realizzato sull’acqua, e la Chiesa di Santa Maria della Neve, considerata tra i luoghi più elevati della poetica del Romanino.

Bruno Zoppetti, è un artista molto conosciuto e apprezzato a livello europeo, ma è nativo del nostro territorio; con le sue opere ci racconta il suo io più intimo ed esplora l’animo umano nel suo intero essere. Al Mirador propone una serie di tele che vivono di luce ma anche di ombre, di presenze ma anche di assenze, mentre nella Chiesa di Santa Maria della Neve raccoglie l’eredità lasciata dal Romanino e dialoga con lui presentando la sua interpretazione della crocifissione del Cristo”.

La mostra è visitabile al Mirad’Or il venerdì dalle 18 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22 e alla Chiesa di Santa Maria della Neve tutti i giorni inclusi i festivi dalle 10 alle 18.

L’ARTISTA

Bruno Zoppetti (Sellere, Bergamo 1961) dopo aver completato la propria formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, ha esordito nel 1984 con la prima mostra personale. Nel corso degli anni ha portato avanti il proprio percorso affiancato da figure di critici e intellettuali come Elda Fezzi, Piero Del Giudice, Mario De Micheli, Pierluigi Lanfranchi, Franco Loi, Francesco Porzio, Luciano Spiazzi, Emilio Tadini.

La sua ricerca attinge a una cultura figurativa ampia che trova le proprie radici nel territorio, individuando volta per volta il proprio linguaggio nello stile figurativo o nel disfacimento della forma per forza di colore per entrare in dialogo con il proprio tempo.

Le sue opere sono state apprezzate in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero: Milano – Galleria della Ore (1992 e 1995); Tenero, Locarno – Galleria Matasci (1994 e 2009); Courmayeur – Fondazione Detto Dalmastro (1997); Lecco – Galleria Bellinzona (1998); Chiasso – Galleria Mosaico (1999); Sondrio – Palazzo della Provincia (2004); Zoagli (GE) – Castello Canevaro, “Nati sotto saturno” (2006); Maccagno (VA) – Civico Museo Parisi Valle (dal 2007 espone diverse opere di Zoppetti); Legnano (MI) – Castello Visconteo (2008); Alba (CN) – Galleria Il Busto Mistero (2012); Milano – Nhow Hotel “arte design exibition” (2014); Iseo (BS) – Fondazione l’Arsenale (2015-2016-2017); Cedegolo (BS) – MUSIL “Delle mani i calli” (2017); Lugano (CH) – A.A.A.C. Biblioteca Salita dei Frati “Aria della memoria”(2019); Corte Franca (BS) – Cascina Clarabella “Fragili” (2020); Aix en Provence (F) – Université de Marseille “I Contain Multitudes – Bob Dylan” (2022), Monforte d’Alba (CN) Fondazione Bottari-Lattes “Body and Soul” (2022).

 

 

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