San Pellegrino Terme torna ad ospitare, per il terzo anno consecutivo, il convegno dedicato alla neuroriabilitazione attraverso l’utilizzo della robotica promosso dall’Associazione Genesis in collaborazione con l’Istituto Clinico Quarenghi, l’Ordine dei Fisioterapisti di Bergamo e l’Associazione Amici Traumatizzati Cranici (AATC), in programma la mattina di sabato 6 luglio, nella sempre splendida cornice del Centro Congressi dell’Hotel Bigio. Saranno presenti anche associazioni, da tutta Italia, di pazienti con gravi malattie neurologiche.
Testimonial d’eccezione sarà Maria Fossati, 43enne designer dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, priva dalla nascita dell’avambraccio sinistro a causa di un’anomalia genetica, che, qualche anno fa, si è costruita da sé una protesi bionica. E grazie alla sua protesi la Fossati è in grado di compiere diverse azioni altrimenti impossibili: dallo stringere la mano ad un’altra persona all’avvitare una semplice lampadina. E, inoltre, il suo braccio bionico le ha permesso di partecipare, nel 2020, alla Cybathlon Global, le “cyborg olimpiadi” promosse dal Politecnico Federale di Zurigo in cui disabili da 23 Paesi del mondo si sono sfidati in varie discipline che riproducono, in qualche modo, attività del quotidiano, sfruttando appunto gli ultimi ritrovati tecnologici, dagli esoscheletri ad, appunto, protesi come quella di Fossati.
“A San Pellegrino Terme si incontrano, per la terza volta, alcuni dei più grandi esperti per confrontarsi sui progressi della robotica nella neuroriabilitazione – spiega il presidente dell’Associazione Genesis e neurologo dell’Istituto Quarenghi, dottor Giampietro Salvi – A testimoniare la nostra attenzione al futuro, la massiccia presenza in questo convegno di giovani e ricercatori che stanno già producendo interessanti risultati, di cui scopriremo i dettagli sabato 7 luglio a San Pellegrino, ancora una volta capitale italiana della robotica nella neuroriabilitazione”.
Ma torniamo a San Pellegrino: Fossati – insieme al prof. Manuel Catalano dell’Istituto Italiano di Tecnologia – presenterà i Nuovi dispositivi per la protesica e la riabilitazione: una sintesi tra tecnologie robotiche e fattori umani.
Tanti i temi trattati, che andranno ad aprire una enorme finestra sul mondo della robotica applicata alla medicina e alla neuroriabilitazione: dagli aspetti più ingegneristici con il prof. Stefano Mazzoleni del Politecnico di Bari a quelli più clinici e biomedici con il ricercatore Giovanni Morone dell’Università degli studi dell’Aquila, la prof.ssa Maria Luisa Gandolfi dell’Università di Verona e il ricercatore Andrea Turolla dell’Università di Bologna.
Non mancherà, ovviamente, una parentesi dedicata alle nuove tendenze, come l’intelligenza artificiale, di cui parlerà Mauro Zampolini, presidente del Comitato Esecutivo Sezione PRM UEMS, ma anche dell’uso dei videogiochi (serious game) nei disturbi neurologici dell’arto superiore con i relatori Fabrizio Togni, fisioterapista e Ivana Mostacchetti, dottoranda dell’Università di Bergamo. Attenzione anche all’intervento della ricercatrice Stefania Oresta, dell’IMT di Lucca, che parlerà di Somnomat e stimolazione vestibolare: una nuova frontiera nella riabilitazione durante il sonno. A dare un respiro internazionale al convegno la presenza del prof. Robert Riener dell’Università di Zurigo, che presenterà le ultime novità in fatto di esoscheletri e tute nella riabilitazione.