Sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 i cittadini di Moio de’ Calvi saranno chiamati alle urne per due diverse consultazioni elettorali: quella per l’elezione dei rappresentanti dell’Italia al Parlamento Europeo e quella per l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale di Moio.
Per quest’ultima elezione è candidata una sola lista, guidata dal sindaco uscente Alessandro Balestra detto Toti (ma ovviamente senza alcun riferimento al governatore della Liguria).
I consiglieri del gruppo “Moio per Te” in questi cinque anni hanno più volte rilevato le gravi responsabilità dell’amministrazione Balestra, per la quale sono tuttora aperti un ricorso alla presidenza della Repubblica per le irregolarità della strada VASP verso il monte Torcola ed un esposto alla Corte dei Conti per procedure non corrette in sede di bilancio.
Una situazione che penalizza non poco una comunità che ha dimostrato negli anni il generoso slancio della propria gente e la qualità della propria socialità. Abbiamo per questo ritenuto che ci volesse un messaggio libero e forte, non prestandoci ulteriormente a quesi villipendio istituzionale.
Al seggio elettorale gli elettori non si troveranno difronte ad una sola possibile scelta. Potranno infatti decidere liberamente di NON VOTARE PER LE ELEZIONI COMUNALI, che in caso di non raggiungimento del quorum del 40% dei votanti non vedranno rinnovata la fiducia all’Amministrazione Balestra.
E’ una scelta democratica e responsabile, cui si può adempiere ACCETTANDO LA SOLA SCHEDA PER LE ELEZIONI EUROPEE.
Riportiamo di seguito la dichiarazione di voto letta dal nostro gruppo in occasione del Consiglio Comunale del 30.04.2024, difronte all’ennesimo bilancio che destina centinaia di migliaia di euro a strade agrosilvo pastorali.
“Per l’ultima volta in questi cinque anni ci ritroviamo in Consiglio Comunale per approvare il documento consuntivo relativo al 2023. Una serie di numeri e dettagli “fotocopia” che hanno sì il conforto del Revisore dei Conti, ma che ancora una volta non danno contezza della effettiva qualità del fare di questa Amministrazione. La discussione è mancata ogni volta in sede di bilancio preventivo e ancor più nelle diverse occasioni in cui sono stati presentati i Documenti Unici di Programmazione: mai un confronto sugli obiettivi da perseguire, sull’opportunità degli interventi, sulla qualità e la tempestività degli stessi. Quattro anni fa, nella dichiarazione di voto proposta dal nostro gruppo il 2 ottobre 2020, scrivevamo testualmente: “In tutta franchezza, ci sentiamo presi in giro. Avvertiamo cioè come si continui a ritenere il Consiglio Comunale un semplice, formale fastidio, nel quale evitare qualsiasi confronto con la minoranza, che ha il torto di chiedere chiarezza”. Nulla è cambiato da allora, e se ciò è avvenuto è stato in peggio.
La proposta di approvazione del bilancio 2023 è quindi occasione per un consuntivo ben più ampio, relativo a cinque anni di Amministrazione che hanno spento, oltraggiato e villipeso la storia ed il prestigio di un Comune per l’autonomia del quale i nostri avi hanno combattuto e vinto.
Siamo stati amministrati da chi ha preferito la caccia alle viscarde alle celebrazioni ai Caduti: sarà per sempre una grave macchia la mancata presenza del Primo Cittadino a tutte le celebrazioni del IV Novembre svoltesi in questi anni. Del resto la preoccupazione era quella di fare di Moio “il comune più venatorio d’Italia”, di concentrare ogni e qualsiasi risorsa sulla strada VASP verso Torcola, con relative pesanti sanzioni e un percorso rimaneggiato più volte da chi ne era stato progettista originale. Tutto ovviamente con soldi pubblici.
Così come con soldi pubblici è stata realizzata la struttura di piazza Vittorio Veneto, che abbiamo definito Ecomostro, la cui inutilità è stata certificata la scorsa estate. Nata per preservare l’animazione dalla pioggia, della pioggia è stata vittima.
A questo tavolo abbiamo chiesto spiegazioni al limite del ridicolo: ve lo ricordate l’Autosalone inserito nel regolamento IMU, oppure il DUPS con Moio senza strade e lampioni? Ecco, ci si ricordi per sempre che i consiglieri di maggioranza queste assurdità le hanno addirittura votate, quasi si parlasse della nipote di Mubarak.
Quando in Consiglio è stato proposto l’esproprio dell’area del Belvedere, abbiamo chiesto fosse precisato il tipo di pavimentazione ipotizzato per il futuro parcheggio, elemento indispensabile per valutare la congruità dei costi preventivati. Nulla a riguardo fu risposto, ma in compenso, quasi ci si mettesse il karma, pare ora necessaria la totale rimozione della pavimentazione dell’Ecomostro (foto), realizzato meno di un anno fa. Decenza vorrebbe che quelle spese, invece di gravare ancora una volta sui cittadini, venissero con le decine di migliaia di euro erogati a Sindaco e Assessori per indennità di carica.
In conclusione, ci diciamo ancora una volta DISTINTI E DISTANTI da questa Amministrazione. Moio è altro, e soprattutto è dei Moiesi!